Nuova Delhi (India), 6 giu. (LaPresse/AP) – Sei persone sono rimaste ferite in scontri nel Tempio d’oro di Amritsar, nel nord dell’India, quando decine di sikh armati di spade e bastoni si sono scontrate con le guardie del santuario. I disordini sono avvenuti durante una commemorazione dell’anniversario dell’irruzione nel tempio dell’esercito indiano nel 1984, quando soldati cercarono di arrestare il militante separatista Jarnail Singh Bhindranwale. Stamattina sostenitori del partito sikh Shiromani Akali Dal, guidati da Simranjeet Singh Mann, hanno iniziato a comportarsi in maniera violenta e inneggiare slogan separatisti, e sono stati cacciati via dalle guardie di sicurezza del tempio. L’emittente Cnn-Ibn ha riportato che la polizia ha arrestato quasi 50 persone e che molti negozi di Amritsar hanno chiuso a causa delle tensioni.

Naresh Gujral, un leader di Shiromani Akali Dal, al governo nello Stato del Punjab, ha condannato gli scontri avvenuti nel Tempio d’oro, il più importante santuario sikh in India. L’operazione dell’esercito del 1984 fu decisa dall’allora primo ministro Indira Gandhi e fu uno degli episodi più contestati nella lotta del governo di Nuova Delhi contro i separatisti sikh negli anni ’80. L’attacco suscitò le ire della comunità, che lo considerò una profanazione del tempio, e Indira Gandhi fu uccisa da una delle sue guardie del corpo sikh. Successivamente nel nord del Paese scoppiarono rivolte anti sikh, in cui furono uccisi migliaia di membri della comunità.

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