Gerusalemme, 20 mag. (LaPresse/AP) – I soldati israeliani giovedì scorso hanno sparato senza motivo con proiettili veri durante disordini in Cisgiordania, uccidendo due 17enni palestinesi. La denuncia arriva dall’ong israeliana B’Tselem, che spiega di basarsi su racconti di testimoni e su documenti medici. La portavoce dell’organizzazione, Sarit Michaeli, riporta che oggi sono inoltre emerse registrazioni di telecamere di sorveglianza che confermano la ricostruzione dei fatti. I soldati, dice, hanno sparato mentre si trovavano a oltre 200 metri di distanza dai palestinesi che lanciavano pietre contro di loro: quindi non erano in pericolo di vita e avrebbero violato le regole militari. L’esercito israeliano ha negato di avere utilizzato proiettili veri durante i disordini vicino alla cittadina di Beitouniya, affermando che i soldati abbiano sparato esclusivamente proiettili d’acciaio ricoperti di gomma. Aggiunge che sta indagando sui fatti.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata