Manila (Filippine), 16 mag. (LaPresse/AP) – Un centinaio di cittadini filippini e vietnamiti hanno manifestato insieme a Manila, la capitale delle Filippine, per protestare contro le azioni di Pechino in aree del Mar cinese meridionale contese dai tre Paesi. Al grido di “Cina vattene”, i dimostranti hanno protestato fuori dal consolato cinese esponendo cartelli e striscioni, uno dei quali invitava Manila e Hanoi di “unirsi” contro Pechino. I vietnamiti protestano contro il posizionamento di una piattaforma petrolifera galleggiante cinese vicino alle isole Paracel, mentre i filippini manifestano contro la decisione di Pechino di rivendicare la sovranità sul South Johnson reef, territorio che Manila considera di proprio possesso. La Cina rivendica il controllo di quasi tutto il Mar cinese meridionale, zona molto trafficata e che secondo le stime nasconde vaste riserve di petrolio e gas.
Il deputato filippino Walden Bello afferma che l’intenzione dei dimostranti è di denunciare le mosse di Pechino come provocatorie. “Questa protesta intende dire alla Cina: ‘Smettetela con le vostre mosse aggressive nei nostri territori. Vi preghiamo di rispettare le leggi internazionali”, ha detto Bello, cha ha poi accusato Pechino di permettere ai propri pescatori di catturare e uccidere una specie di tartarughe a rischio di estinzione. Lunedì nove pescatori cinesi sono stati incriminati nelle Filippine con l’accusa di avere cacciato di frodo 555 tartarughe marine a rischio nel South Johnson Reef, zona contesa del Mar cinese meridionale.
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