Tripoli (Libia), 10 mag. (LaPresse/AP) – Tre dimostranti libici sono morti in scontri con una milizia pro-esercito, dopo che hanno tentato di irrompere in una base da essa controllata a Bengasi. Lo fanno sapere fonti ufficiali sanitarie e il ministero dell’Interno. L’episodio ha spinto il ministro della Giustizia ad annunciare un ultimatum per la milizia: deve evacuare la base entro 72 ore e restituirla al controllo della polizia. Ieri sera tardi decine di dimostranti hanno manifestato contro la continua instabilità a Bengasi e chiesto lo scioglimento dei gruppi armati. Uomini armati sono passati in mezzo ai manifestanti, hanno sparato in aria e sono poi fuggiti.
I manifestanti allora sono andati verso la base controllata dalla milizia ’17 febbraio’, dove si è scatenata una sparatoria in cui sono morte tre persone e 20 sono rimaste ferite. Il ministro dell’Interno, Saleh Mazeq, ha dichiarato che i tre sono morti in una “sparatoria casuale”, senza specificare. La situazione della città resta tesa e problematica. Il conferenza stampa, il ministro della Giustizia Salah al-Marghani ha intimato ai miliziani di lasciare la base entro 72 ore, restituendola alle forze di sicurezza, per evitare altri spargimenti di sangue.
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