Kuala Lumpur (Malesia), 29 apr. (LaPresse/AP) – I Paesi coinvolti nelle ricerche dell’aereo di Malaysia Airlines scomparso lo scorso 8 marzo stanno valutando la credibilità dell’annuncio della società australiana GeoResonance, che sostiene di aver trovato possibili rottami di un velivolo nella zona settentrionale del golfo del Bengala. Lo ha fatto sapere il ministro della Difesa della Malesia, Hishammuddin Hussein. GeoResonance, che usa immagini, la chimica delle radiazioni e altre tecnologie per cercare depositi di petrolio, gas e minerali, ha sottolineato di non essere sicura di aver trovato i rottami del volo MH370, ma ha chiesto ai Paesi coinvolti di verificare. Nel tentativo di localizzare l’aereo scomparso la società australiana ha usato gli stessi metodi utilizzati abitualmente, cercando nell’oceano tracce di alluminio, titanio e carburante. Inoltre, la compagnia ha paragonato immagini scattate il 5 e il 10 marzo, prima e dopo la scomparsa del velivolo, e ha rilevato una notevole variazione tra i dati in una zona a circa 190 chilometri a sud del Bangladesh. “La nostra unica motivazione – ha fatto sapere GeoResonance – è aiutare le famiglie dei passeggeri dispersi e dei membri dell’equipaggio, sapendo che abbiamo la tecnologia in grado di svolgere questo compito”. La società sostiene di aver consegnato i risultati preliminari della sua indagine agli investigatori lo scorso 31 marzo e di essere rimasta sorpresa dalla mancanza di un riscontro. A bordo dell’aereo scomparso viaggiavano 239 persone.
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