Amman (Giordania), 26 feb. (LaPresse/AP) – Il Parlamento della Giordania ha approvato all’unanimità l’espulsione dal Paese dell’ambasciatore di Israele e il richiamo del proprio inviato diplomatico nello Stato ebraico. La decisione giunge dopo che ieri il Parlamento israeliano ha discusso della possibilità di estendere il suo controllo sulla Spianata delle moschee a Gerusalemme, della quale è custode proprio la Giordania. Nell’assemblea giordana, composta da 150 seggi, il voto è avvenuto per acclamazione e non è vincolante per il governo, che vorrebbe mantenere i rapporti diplomatici con lo Stato ebraico.

Il dibattito nel Parlamento israeliano si era tenuta ieri a seguito della richiesta del deputato Moshe Feiglin del partito Likud, lo stesso del premier Benjamin Netanyahu, ma si era concluso senza nessun voto. Israele ha ottenuto il controllo di Gerusalemme est nel 1967. Nel trattato di pace fra Giordania e Israele firmato nel 1994, ad Amman fu attribuito un ruolo “speciale” di custode della Spianata delle moschee. Un funzionario del governo giordano ha fatto sapere a condizione dell’anonimato che, in merito alla decisione del Parlamento, non è attesa alcuna mossa da parte dell’esecutivo finché non ci sarà un esito del dibattito nella Knesset israeliana.

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