Sidomulyo (Indonesia), 15 feb. (LaPresse/AP) – Sono saliti a quattro i morti in Indonesia provocati dall’eruzione del vulcano Kelud, che giovedì è tornato a sputare cenere costringendo oltre 100mila persone a lasciare le loro case. Le vittime sono morte a causa del cedimento dei tetti delle loro abitazioni per il peso della cenere e fra loro c’è anche una donna di 97 anni. Il Kelud è alto 1.731 metri e si trova a Giava, l’isola più popolata dell’arcielago, dove abitano più di metà dei 240 milioni di abitanti del Paese. Sei aeroporti dell’isola restano chiusi, compreso quello internazionale usato dalla seconda città più grande dell’Indonesia, Surabaya. Le autorità dei trasporti spiegano che la chiusura è dovuta alla cenere che si è depositata sulle piste e sugli aerei, aggiungendo che gli scali apriranno probabilmente prima di lunedì.

La cenere è arrivata fino a 600 chilometri di distanza e oggi sono in corso le operazioni di pulizia. Soldati e polizia hanno usato cannoni ad acqua per pulire le strade, coperte in alcuni punti anche da 10 centimetri di cenere bianca. Molte inoltre le persone che stanno raccogliendo i detriti lasciati dall’eruzione, dal momento che la cenere vulcanica è preziosa nell’industria dell’edilizia perché serve a realizzare un cemento molto forte. Per i residenti che abitano entro i 10 chilometri dal vulcano è in vigore un divieto di rientrare nelle case, ma molti hanno eluso i controlli e sono tornati per controllare il bestiame e ripulire.

Gli esperti fanno sapere che l’attività del Kelud si sta calmando, in linea con la sua reputazione di vulcano che dopo l’eruzione ritorna silente anche per 10 anni, ma le autorità hanno avvertito che l’acqua che fuoriesce dal cratere, insieme alle piogge, potrebbe provocare frane di cenere e sassi pericolose per vallate e villaggi. L’ultima grande eruzione del Kelud risale al 1990, quando provocò oltre 30 morti e centinaia di feriti. Nel 1919 una potente esplosione fu sentita fino a centinaia di chilometri di distanza e uccise almeno 5.160 persone. In Indonesia ci sono circa 130 vulcani attivi e 38 di questi si trovano sull’isola di Giava.

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