Nuova Delhi (India), 1 feb. (LaPresse/AP) – Diverse centinaia di studenti hanno manifestato oggi davanti a una stazione di polizia a Nuova Delhi, in India, per protestare contro il razzismo che ritengono sia alla base dell’uccisione di uno studente universitario di 20 anni, Nido Tania, picchiato a morte nella capitale da alcuni commercianti che prendevano in giro il suo aspetto. Il giovane si era preso una vacanza dagli studi, che frequentava a Jalandhar, in Punjab.

Molte persone originarie del nordest dell’India, i cui tratti somatici sono spesso più simili agli abitanti di Birmania e Cina che non agli indiani, denunciano frequentemente di essere vittime di razzismo e discriminazione nel resto dell’India. Lo studente, che era figlio di un deputato dell’assemblea dell’Arunachal Pradesh appartenente al Partito del Congresso, è morto giovedì mattina. Si sta provvedendo all’autopsia per determinare le cause della morte e il ministero dell’Interno ha chiesto alla polizia una relazione dettagliata sul caso.

Venerdì sera la polizia ha arrestato due commercianti e ha avviato un’indagine per omicidio, ma i manifestanti criticano gli agenti sostenendo che abbiano fatto poco subito dopo la lite di mercoledì. Il pestaggio è avvenuto a Nuova Delhi nel quartiere meridionale di Lajpat Nagar. Tra gli slogan presenti sui cartelli portati dai dimostranti si leggeva ‘Impiccate i colpevoli’ e ‘Perché veniamo trattati come stranieri?’. Una pagina Facebook intitolata ‘Giustizia per Nido Tania’ ha già ottenuto il sostegno di oltre 21mila utenti.

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