Berlino (Germania), 3 dic. (LaPresse/AP) – Italia ancora una volta in coda ai Paesi europei per corruzione percepita nel settore pubblico, mentre anche Ruanda e Ghana ottengono risultati migliori. Il nostro Paese è al 69esimo posto tra le 177 nazioni valutate nell’indice di Transparency International per il 2013, al pari di Kuwait e Romania. Il risultato raggiunto è migliorato leggermente a 43 punti, dai 42 dell’anno scorso. Gli unici due membri dell’Ue con un punteggio inferiore sono la Bulgaria, al 77esimo posto, e la Grecia, all’81esimo. Atene è migliorata di quattro punti rispetto all’anno scorso, mentre la Spagna ha perso sei punti e si è piazzata al 40esimo posto. Tra gli Stati che hanno invece superato l’Italia ci sono anche Botswana, Repubblica Dominicana, Ruanda e Ghana.

Ai primi posti dell’indice si sono piazzati Danimarca, Nuova Zelanda, Finlandia, Svezia e Norvegia. Il Regno Unito è al 14esimo posto, gli Stati Uniti al 17esimo e la Francia al 24esimo. Gli ultimi nella classifica sono Afghanistan, Corea del Nord e Somalia, con un risultato di 8 punti su 100. Intanto i più violenti Paesi del Medioriente sono anche considerati i più corrotti. Quasi tutti gli Stati della regione hanno ottenuto meno di 50 punti e in alcuni, come Yemen, Siria e Libia, il risultato è peggiorato notevolmente rispetto al 2012. L’indice di Transparency International è basato sulle opinioni di esperti locali e internazionali sulla corruzione nel settore pubblico.

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