Mosca (Russia), 29 ott. (LaPresse/AP) – Il ballerino Pavel Dmitrichenko, sospettato di aver ordinato l’attacco con l’acido avvenuto lo scorso 17 gennaio contro il direttore artistico del Bolshoi, Sergei Filin, si è dichiarato non colpevole. Il processo è iniziato questa mattina a Mosca. In seguito all’attacco, Filin subì importanti ustioni al volto e agli occhi, e la sua vista è rimasta compromessa. A processo ci sono anche Yuri Zarutsky, sospettato di aver condotto materialmente l’agguato, e Andrei Lipatov, autista accusato di aver portato Zarutsky sulla scena del crimine. Nel corso della sua testimonianza in aula, Dmitrichenko ha contestato le accuse dei procuratori secondo cui avrebbe complottato con Zarutsky, un ex detenuto, per assalire il direttore artistico del celebre teatro moscovita.
Zarutsky, ha affermato il ballerino, voleva mandare la figlia a scuola di ballo e gli chiese un consiglio. Così, aggiunse, venne a scoprire chi era Filin. “Io non avevo alcuna animosità verso Filin, Zarutsky ha commesso il crimine da solo”, ha dichiarato Dmitrichenko. Quest’ultimo ha ammesso di aver confidato a Zarutsky di non approvare lo stile di gestione di Filin, ma ha insistito sul fatto che di lui ha parlato sembra molto bene, come di una ex star della danza e di un eccellente ballerino.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata