Washington (Usa), 25 ott. (LaPresse/AP) – Documenti sulle attività di sorveglianza degli Stati Uniti ottenuti da Edward Snowden, ex contractor della National Security Agency (Nsa), potrebbero riguardare le operazioni dei servizi di intelligence dei loro Paesi e la loro collaborazione con gli Usa. Lo fanno sapere due diplomatici occidentali, a condizione di anonimato, spiegando di esserne stati informati da ufficiali americani. I documenti proverrebbero dall’Ufficio del direttore dell’intelligence nazionale, che secondo i diplomatici li avrebbe informati costantemente di quali documenti il direttore ritenga Snowden abbia ottenuto.
Il primo a riportare le notizie è stato il Washington Post, secondo cui alcuni documenti in possesso di Snowden contengono informazioni sensibili sui programmi di sorveglianza riguardanti Paesi come Iran, Russia e Cina. Alcuni riguardano operazioni che in alcuni casi coinvolgono Paesi non pubblicamente alleati con gli Stati Uniti. Il Washington Post riporta che il processo di informazione degli ufficiali sul rischio di rivelazione è delicato perché a volte i governi sono a conoscenza della collaborazione, ma in altri potrebbero non esserlo.
Gli Usa tentano di rassicurare i loro alleati. Prendiamo seriamente le preoccupazioni della comunità internazionale “e stiamo regolarmente consultando i partner coinvolti”, ha dichiarato la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa, Caitlin Hayden. Simile la dichiarazione di consigliera per la Sicurezza interna e l’antiterrorismo dell’amministrazione Obama, Lisa Monaco, che ha sottolineato che il governo Usa non sta agendo “senza controllo”, al contrario l’intelligence ha più limiti ed è più controllata che in qualsiasi altro Paese. Lo ha dichiarato la consigliera per la Sicurezza interna e l’antiterrorismo dell’amministrazione Obama, Lisa Monaco, in un editoriale su Usa Today. “Non siamo in ascolto di ogni telefono e non leggiamo ogni email. Siamo ben lontani da tutto ciò”, ha scritto. Un organo di controllo sta verificando le operazioni dell’antiterrorismo per assicurare ch privatezza e libertà civili siano tutelate, ha aggiunto. “Andando avanti, continueremo a raccogliere le informazioni di cui abbiamo bisogno per garantire la sicurezza nostra e dei nostri alleati, mentre ci concentreremo ancora di più sull’assicurare il bilanciamento delle nostre esigenze di sicurezza con le necessità di privacy che tutte le persone condividono”, si legge nel testo.
Dopo la riunione del Consiglio europeo a Bruxelles, nella notte, i del blocco hanno commentato l’argomento, anche perché secondo le rivelazioni anche il telefono cellulare della cancelliera tedesca Angela Merkel sarebbe stato controllato. “E’ diventato chiaro che nel futuro qualcosa dovrà cambiare, e in modo significativo. Compiremo ogni sforzo per costruire una intesa comune entro la fine dell’anno per la collaborazione delle agenzie (di intelligence, ndr) tra Germania e Usa, Francia e Usa, per creare una cornice di cooperazione”, ha dichiarato la stessa Merkel. E il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha annunciato che Francia e Germania stanno cercando di ottenere colloqui bilaterali con gli Stati Uniti, per discutere e risolvere entro la fine dell’anno la questione della sorveglianza.
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