Bali (Indonesia), 7 ott. (LaPresse/AP) – Stati Uniti e Russia sono “molto soddisfatti” dei progressi fatti finora nella distruzione delle armi chimiche della Siria. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa John Kerry, nel corso di una conferenza stampa con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, a margine del vertice dell’Apec in corso a Bali, in Indonesia. Il regime del presidente siriano Bashar Assad, ha aggiunto Kerry, merita un riconoscimento per essersi attenuto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite sulla distruzione degli arsenali chimici.

È “estremamente significativo”, ha sottolineato il segretario di Stato, che la Siria abbia distrutto le prime armi chimiche ieri, a così poche settimane dall’approvazione della risoluzione da parte dell’Onu. “Penso – ha aggiunto – che si tratti di un esempio formidabile di cooperazione globale, di sforzi multilaterali per realizzare un obiettivo accettato. Tutti si sono mossi con uguale velocità sul terreno in Siria per iniziare le operazioni. Ci auguriamo che continui. Non ho intenzione di garantire oggi cosa avverrà nei prossimi mesi. Ma è un buon inizio e dovremmo accoglierlo come tale”. Tuttavia, ha proseguito il numero uno della diplomazia Usa, i problemi per Assad non sono finiti e dovrà continuare a soddisfare le richieste dell’Onu.

Sullo stesso tema, il ministro russo ha voluto sottolineare che la responsabilità sulle armi chimiche “non è solo del governo siriano, ma anche dell’opposizione, e tutti gli Stati in questa sfera devono impedire che queste armi cadano nelle mani di attori non statali”. Kerry e Lavrov hanno poi garantito che Usa e Russia stanno facendo continui progressi per la preparazione alla conferenza internazionale di pace che dovrebbe tenersi a Ginevra entro la metà di novembre, come chiesto dall’Onu.

I due si sono confrontati anche sull’Iran, esprimendo la speranza che l’incontro con il gruppo 5+1, in programma il prossimo 15 ottobre a Ginevra, possa produrre progressi nel risolvere le preoccupazioni internazionali sul programma nucleare di Teheran. Quindi hanno firmato un accordo per aggiornare il programma di riduzione della minaccia nucleare tra Washington e Mosca.

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