Siria, Onu: Da aprile 2012 regime ha compiuto 8 massacri, ribelli uno

Siria, Onu: Da aprile 2012 regime ha compiuto 8 massacri, ribelli uno

Ginevra (Svizzera), 11 set. (LaPresse/AP) – Dall’aprile del 2012 le forze del regime del presidente siriano Bashar Assad e i suoi sostenitori hanno compiuto almeno otto massacri, mentre un caso può essere attribuito ai ribelli. Lo ha fatto sapere la commissione delle Nazioni unite che indaga sugli abusi dei diritti umani in Siria, definendo il Paese un campo di battaglia “dove massacri vengono compiuti con impunità”. In tutti i casi registrati nell’ultimo anno e mezzo, afferma la commissione, “le uccisioni di massa intenzionali e l’identità dei responsabili sono state confermate ai sensi delle regole probatorie della commissione”. I quattro esperti che fanno parte dell’organo, si legge nel rapporto, stanno indagando inoltre su altri nove casi di uccisioni di massa avvenute da marzo. Per tutti questi incidenti è stato già confermato che si è trattato di uccisioni illegali, ma per il momento non è stato possibile identificare i responsabili. In altri casi, aggiungono gli esperti, le circostanze non erano sufficientemente chiare per poter determinare la legalità di quanto accaduto.

Nel rapporto la commissione illustra i risultati del proprio lavoro tra il 2011 e metà luglio e quindi non si occupa del presunto attacco con armi chimiche avvenuto il 21 agosto. La maggior parte delle vittime, affermano gli esperti guidati dal brasiliano Paulo Sergio Pinheiro, risultano da attacchi illegali con l’uso di armi convenzionali e qualsiasi risposta mirata a porre fine al conflitto “deve basarsi sulla protezione dei civili”. “Bombardamenti incessanti – scrivono gli esperti nelle conclusioni del rapporto – hanno ucciso migliaia di civili e hanno portato allo sfollamento delle popolazioni di città intere. Massacri e altre uccisioni illegali vengono commesse con impunità, un numero incalcolabile di uomini, bambini e donne è scomparso. Molti sono stati uccisi mentre erano detenuti, i sopravvissuti vivono con cicatrici fisiche e mentali delle torture subite. Ospedali e scuole sono state bombardate”.

Dato che alla commissione non è permesso di lavorare in Siria, le informazioni contenute nel rapporto si basano su interviste condotte nella regione e da Ginevra, via Skype o al telefono. Da settembre del 2011 gli esperti del gruppo hanno effettuato 2.091 interviste e la maggior parte dei dati è stata fornita dai 2 milioni di rifugiati siriani. La commissione, creata dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu, sottolinea che entrambe le parti del conflitto hanno commesso crimini di guerra. Il Consiglio per i diritti umani studierà ora il rapporto degli esperti e la commissione ha in programma una conferenza stampa la settimana prossima.

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