Beirut, salgono a 22 i morti per autobomba.
Consiglio Onu condanna

Beirut, salgono a 22 i morti per autobomba. <br> Consiglio Onu condanna

Beirut (Libano), 16 ago. (LaPresse/AP) – È salito a 22 morti il bilancio dell’attentato di ieri a Beirut, dove un’autobomba è esplosa nel sobborgo meridionale di Rweiss, a maggioranza sciita e roccaforte di Hezbollah, nei pressi a circa 100 metri di distanza dal complesso di Sayyed al-Shuhada, dove il gruppo libanese tiene di solito le sue manifestazioni. Lo riferisce il ministro dell’Interno del Libano, Marwan Charbel, spiegando che le autorità stanno effettuando test del Dna sui corpi trovati nei pressi del veicolo che è saltato in aria, per determinare se si sia trattato di un attacco kamikaze.

Intanto nella notte il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha condannato fermamente l’attacco terroristico, definendolo un “atto efferato”. I membri dell’organo Onu hanno affermato che il terrorismo “costituisce una delle minacce più gravi alla pace e alla sicurezza internazionali e che ogni atto di terrorismo è un crimine ingiustificabile”.

Si è trattato del secondo attentato in poco più di un mese. Lo scorso 9 luglio un’autobomba esplose nel vicino distretto di Beir al-Abed, anch’esso a maggioranza sciita e bastione di Hezbollah, provocando 53 feriti e scatenando il panico. Molti in Libano considerano questi attacchi una vendetta nei confronti di Hezbollah per il sostegno aperto al presidente siriano Bashar Assad nella guerra contro i ribelli. In Libano sono in aumento le tensioni fra sciiti e sunniti, anche per effetto della guerra nella vicina Siria: i ribelli siriani sono perlopiù sunniti e vengono appoggiati dalla parte sunnita della popolazione libanese; il gruppo Hezbollah è invece sciita e molti sciiti libanesi sostengono Bashar Assad, che è un membro della setta alawita, derivata dall’islam sciita.

L’attentato di ieri è stato rivendicato da un gruppo islamico finora sconosciuto, che dice di chiamarsi ‘Brigata di Aisha la madre dei credenti’, che ha invitato i cittadini a tenersi lontani dalle roccaforti di Hezbollah in futuro.

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