Dera Ismail Khan (Pakistan), 31 lug. (LaPresse/AP) – I talebani sono riusciti a trasferire nella regione tribale di Sud Waziristan 25 dei 252 militanti liberati durante l’attacco di lunedì al carcere di Dera Ismail Khan, nel nordovest del Pakistan. Lo hanno fatto sapere due comandanti talebani, aggiungendo che gli ex prigionieri si sposteranno successivamente nel Nord Waziristan, la principale roccaforte del gruppo nel Paese. L’evasione dalla prigione di Dera Ismail Khan, hanno riferito i comandanti, è stata pianificata per sei mesi ed è costata 11,5 milioni di rupie (86mila euro). L’operazione, battezzata ‘Libertà dalla morte’, è stata ideata da Adnan Rasheed, un militante liberato in un attacco alla prigione di Bannu ad aprile del 2012. A comandare i 150 combattenti che hanno attaccato il carcere di Dera Ismail Khan è stato Khitab Mehsud, uno stretto collaboratore dell’ex leader talebano Baitullah Mehsud. I militanti hanno ucciso sei poliziotti, sei prigionieri sciiti, di cui uno è stato decapitato, e due civili.

Intanto le autorità della provincia di Khyber Pakhtunkhwa, dove è situato il carcere, hanno sospeso in relazione all’attacco 27 ufficiali carcerari e della polizia, tra cui 22 membri di un’unità antiterroristica. Il governo regionale è stato criticato per la gestione della situazione di sicurezza, dato che ufficiali dell’intelligence avevano avvertito del rischio di un attacco. Le autorità, ha fatto sapere intanto Salahuddin Kundi della polizia, sono riuscite a catturare 41 dei 252 detenuti fuggiti dal carcere. A Dera Ismail Khan è ancora in vigore il coprifuoco e proseguono le ricerche dei fuggitivi. Un funzionario della provincia, Malik Mohammad Qasim, ha detto che almeno 38 dei prigionieri evasi erano stati condannati o incriminati per accuse di terrorismo.

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