Kabul (Afghanistan), 31 lug. (LaPresse/AP) – Il numero di vittime civili in Afghanistan è aumentato del 23% nei primi sei mesi dell’anno a 1.319, mentre altre 2.533 persone sono rimaste ferite. Lo fa sapere la Missione di assistenza delle Nazioni unite in Afghanistan (Unama), precisando che la principale causa delle uccisioni sono stati ordigni improvvisati e mine piantate di solito vicino alle strade.
ATTACCHI DI INSORTI E COMBATTIMENTI CON FORZE SICUREZZA. Il 74% delle vittime civili è stato ucciso in attacchi di insorti, ma è salito anche il numero di vittime causate da combattimenti tra le forze di sicurezza afghane e militanti, soprattutto nell’est e nel sud del Paese. Gli insorti hanno intensificato le operazioni nelle zone dalle quali si sono ritirate le truppe internazionali. Georgette Gagnon, a capo del dipartimento per i diritti umani dell’Unama, ha fatto sapere che c’è stato anche un significativo aumento di numero di attacchi contro civili che lavorano per il governo o nel sistema giudiziario, nonché contro edifici pubblici, come tribunali.
LA REAZIONE DEI TALEBANI. Intanto i talebani hanno subito respinto il rapporto dell’agenzia, definendolo una montatura. “Come abbiamo detto in passato, l’Unama prepara i suoi rapporti seguendo le indicazioni e raccomandazioni dell’ambasciata americana di Kabul, il cui unico obiettivo è trarre le persone in inganno per quanto riguarda i mujaheddin”, ha commentato il portavoce del gruppo militante, Zabihullah Mujahid.I talebani, ha aggiunto, continueranno ad attaccare impiegati del governo e altri civili afghani considerati come legati alla coalizione internazionale o all’amministrazione del presidente Hamid Karzai. Secondo l’Unama, le vittime di attacchi contro civili che lavorano per il governo sono aumentate nel primo semestre dell’anno del 76%; 114 persone sono state uccise e 324 sono rimaste ferite in 103 attacchi. Intanto la coalizione internazionale Isaf, che ha ridotto il numero di vittime causate da raid aerei, ha fatto sapere che sta lavorando per abbassare ulteriormente il numero di vittime civili.
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