Phnom Penh (Cambogia), 28 lug. (LaPresse/AP) – L’opposizione cambogiana denuncia brogli e scorrettezze nelle elezioni parlamentari, che con ogni probabilità confermeranno il premier Hun Sen. Oggi 9,9 milioni di persone sono state chiamate alle urne in Cambogia, metà dei quali di età sotto i 30 anni, con chiusura prevista alle 15 locali (le 10 italiane). Il Partito per la salvezza nazionale del leader d’opposizione Sam Rainsy, tornato di recente dall’esilio ed escluso dalla corsa elettorale perché ha presentato in ritardo la candidatura, e gruppi indipendenti sostengono che il partito al governo abbia usato l’apparato governativo e le forze di sicurezza come strumento illegittimo per fare pressioni sui votanti. Hanno denunciato anche che le procedure di registrazione sono state macchiate da scorrettezze, forse privando del diritto di votare oltre un milione di persone.

Rainsy ha visitato diversi seggi elettorali, denunciando che persone non hanno potuto votare perché i loro nomi non erano nelle liste. La Commissione indipendente per elezioni libere e giuste ha dichiarato anche che l’inchiostro per le dita, con cui impedire agli elettori di votare più di una volta, non era indelebile come previsto. Il Partito del popolo cambogiano del premier e la Commissione elettorale nazionale hanno dichiarato invece che il processo elettorale è stato corretto. La campagna elettorale non è stata macchiata da violenze e omicidi come in passato.

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