Rio de Janeiro (Brasile), 23 lug. (LaPresse/AP) – Grande paura per un presunto ordigno esplosivo ritrovato dalle autorità brasiliane in un bagno pubblico vicino alla basilica di Aparecida, in Brasile, santuario mariano dove Papa Francesco ha in programma di recarsi domani. In realtà, hanno fatto sapere fonti ecclesiastiche locali, si trattava di un vecchio gioco pirotecnico, conservato in un locale dismesso, attualmente usato come deposito per oggetti inservibili. In precedenza, il portavoce della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, aveva comunque rassicurato. “Non ci sono preoccupazioni per la sicurezza”, ha detto ai giornalisti e “non c’è paura”. Padre Lombardi, però, non esclude che possano esserci stati degli “errori” proprio nella gestione della sicurezza. “Forse – ha detto – è anche una lezione per i prossimi giorni”.

L’ASSEDIO DELLA FOLLA. Ore prima, poco dopo il suo arrivo a Rio per la Giornata mondiale della gioventù, l’auto del Papa era rimasta bloccata dietro autobus e taxi quando il suo autista ha sbagliato strada in un grande corso del centro della città. La folla ha costretto la vettura del pontefice a fermarsi ripetutamente. In altre parti del percorso del Papa verso il centro della città non c’erano recinzioni, così i fedeli hanno avuto la possibilità di avvicinarsi. Circa trenta funzionari della sicurezza del Vaticano e brasiliani in abiti civili hanno cercato di tenere a bada la folla. Papa Francesco è sembrato calmo, ha abbassato il finestrino posteriore e si è avvicinato alle persone, baciando anche un bambino. “Il suo segretario era preoccupato, ma il Papa era contento” ha detto padre Lombardi. Dopo aver superato il traffico bloccato e la folla, papa Francesco ha cambiato veicolo salendo su una macchina completamente scoperta.

SCONTRI TRA POLIZIA E MANIFESTANTI. Circa un’ora dopo il termine del discorso del Papa nel palazzo governativo a Rio de Janeiro, al fianco di Dilma Rousseff, centinaia di manifestanti si sono scontrati con la polizia nella zona. Gli agenti hanno sparato proiettili di gomma per disperdere la folla. “Non abbiamo niente contro il Papa. Nessuno qui è contro di lui”, ha dichiarato Christopher Creindel, 22enne studente di arte che stava manifestando. “Questa protesta – ha aggiunto – è contro i nostri politici”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata