Istanbul (Turchia), 31 mag. (LaPresse/AP) – Agenti in tenuta antisommossa hanno usato gas lacrimogeni e idranti per disperdere centinaia di manifestanti pacifici che partecipavano a un sit-in per impedire l’abbattimento di alberi in un parco situato in piazza Taksim a Istanbul, in Turchia. Lo riferisce l’agenzia di stampa turca Dogan, aggiungendo che alcuni manifestanti sono rimasti feriti quando è crollato un muro sul quale si stavano arrampicando per sfuggire alla polizia. Un noto giornalista, ha riferito l’agenzia Dogan, è stato ricoverato dopo essere stato colpito alla testa da un candelotto di gas lacrimogeno. Dopo aver interrotto il sit-in, gli agenti si sono scontrati con i manifestanti nelle strade intorno a piazza Taksim. Alcuni dimostranti che hanno inalato gas lacrimogeni si sono rifugiati in un hotel di lusso situato nella piazza, dove sono stati soccorsi dagli ospiti. La polizia ha rimosso le tende piantate da manifestanti e ha installato barriere intorno al parco.
Si è trattato del quarto giorno di proteste contro il piano del governo di ristrutturare la piazza, abbattendo gli alberi nel parco di Gezi per fare spazio a un nuovo centro commerciale. Taksim si trova nella parte europea di Istanbul ed è il centro di un distretto turistico, famoso per i suoi ristoranti e negozi. Gli attivisti per i diritti umani accusano da tempo la polizia turca di uso di forza eccessiva, gas lacrimogeni e spray al peperoncino nei confronti dei manifestanti. Molti dei partecipanti al sit-in hanno protestato contro le politiche sempre più autoritarie del governo del primo ministro Recep Tayyip Erdogan. La settimana scorsa l’esecutivo ha approvato una legge che vieta la pubblicità e restringe la vendita di alcol, scatenando proteste da parte dei turchi laici.
Nei giorni scorsi il governo ha invece inaugurato i lavori per la costruzione del terzo ponte sul Bosforo, che secondo i critici comporterà la distruzione delle poche zone verdi nella città. Le autorità hanno intitolato il ponte al sultano ottomano Sulim I, accusato di aver ordinato un massacro di membri di una minoranza sciita, invece di scegliere una figura più unificante. I manifestanti nel parco di Gezi portavano un grande striscione con una caricatura di Erdogan come un sultano ottomano con la scritta ‘Il popolo non sarà sottomesso’. Il premier ha respinto le richieste dei dimostranti, spiegando che il governo andrà avanti con il rinnovamento di piazza Taksim “indipendentemente da quello che loro faranno”. Il ministero delle Foreste ha fatto sapere che sarà piantato un numero maggiore di alberi di quelli abbattuti nel parco e ha difeso le politiche ambientali del ministero.
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