Kabul (Afghanistan), 24 mag. (LaPresse/AP) – Due guardie e cinque assalitori uccisi, oltre a undici persone ferite, tra cui una funzionaria italiana, rimasta gravemente ustionata. E’ questo il bilancio dell’attacco talebano condotto oggi a Kabul, in Afghanistan. I feriti sono stati curati dall’ospedale locale di Emergency e otto sono stati ricoverati. Tra loro anche la donna italiana, che lavora per l’Organizzazione mondiale per le migrazioni.

L’ATTACCO. L’azione terroristica è iniziata con una violenta esplosione che è stata avvertita in tutta la città, provocata da un’autobomba lanciata contro i cancelli del complesso che ospita l’Oim, nel quartiere Shahr-i-Now. Quindi un gruppo di insorti ha fatto irruzione nell’edificio lanciando almeno due granate e innescando uno scontro a fuoco con la polizia giunta sul posto. Secondo quanto conferma il capo della polizia della capitale afghana, Mohammad Ayoub Salang, nell’attacco hanno perso la vita cinque assalitori e due guardie, una di nazionalità nepalese e l’altra afghana.

LA FUNZIONARIA FERITA. Come conferma a LaPresse Chris Lom, portavoce dell’Oim da Ginevra, nell’attacco sono rimasti feriti “quattro membri dello staff” dell’organizzazione, in seguito al lancio di “due granate all’interno del complesso”. Tre, specifica Lom, sono stati feriti “in modo non grave” e si tratta di “guardie di sicurezza Gurkha”, mentre la funzionaria italiana “è rimasta gravemente ustionata”. Il portavoce aggiunge poi di “non sapere se l’Oim fosse l’obiettivo specifico” dell’attacco.

I SOCCORSI DI EMERGENCY. I primi a diffondere la notizia dell’alto numero di feriti e della presenza di una cittadini italiana sono stati i medici di Emergency, che hanno prestato immediato soccorso alle persone rimaste colpite. La donna, spiega una portavoce, è arrivata al centro medico in “condizioni critiche”, con “gravi ustioni”. La Farnesina ha confermato il coinvolgimento della funzionaria, sottolineando che le sue condizioni sono gravi, più serie di quanto si era appreso in un primo momento. L’ambasciata italiana, spiega il ministero degli Esteri, sta seguendo da vicino gli eventi con un rappresentante diplomatico sul posto.

SITUAZIONE TESA. Sul terreno la situazione è rimasta tesa per diverse ore dopo la prima esplosione. Emergency riferiva che i combattimenti sono andati avanti a lungo “nei pressi del City Center, in un’area dove hanno sede ministeri, organizzazioni internazionali e ambasciate”, a un chilometro dal centro medico della capitale afghana. Anche l’Isaf conferma la difficoltà nell’area, confermando che l’esplosione è stata causata da un attentatore suicida, nei pressi dell’Unama, la sede della missione dell’Onu in Afghanistan. Secondo quanto riportato dalla polizia locale, la violenta esplosione è stata percepita anche a diversi chilometri dalla città. In serata le forze di sicurezza sono riuscite a entrare nell’edificio e a controllare stanza per stanza in cerca dell’ultimo assalitore, spiega Daoud Amin, vice capo della polizia di Kabul.

TALEBANI RIVENDICANO. In giornata i talebani rivendicato l’attentato. Il portavoce del gruppo, Zabiullah Mujahid, ha spiegato ad Associated Press via telefono che l’attacco è iniziato con lo scoppio di un’autobomba che ha aperto i cancelli di un complesso utilizzato da stranieri legati alla Cia. I combattenti, aggiunge il portavoce, sono quindi entrati nell’edificio e hanno iniziato uno scontro a fuoco con la polizia.

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