Berezniki (Russia), 22 mag. (LaPresse/AP) – Maria Alekhina, una delle componenti del collettivo russo Pussy Riot ancora in carcere, ha dichiarato lo sciopero della fame, dopo che un giudice le ha negato il permesso di prendere parte a un’udienza in cui avrebbe chiesto il rilascio con la condizionale. La ragazza, guardando il processo in video dal carcere dove sta scontando la pena, ha ordinato al suo avvocato di non prendere parte all’udienza, sostenendo che la corte stia violando i suoi diritti. Il giudice della provincia di Perm, sugli Urali, dove la Alekhina è detenuta, ha posticipato l’udienza a domani. La ragazza sta scontando le pena insieme a un’altra componente del gruppo, Nadezhda Tolokonnikova, per una performance di protesta contro Valdimir Putin, tenuta lo scorso nella chiesa di Cristo Salvatore, a Mosca. L’appello della Tolokonnikova per ottenere il rilascio su cauzione è stato respinto ad aprile. Una terza componente del gruppo, Yekaterina Samutsevich, è stata rilasciata lo scorso anno.
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