Bala Boluk (Afghanistan), 10 mag. (LaPresse) – Si è conclusa nei giorni scorsi un’importante operazione di controllo del territorio, condotta dai militari italiani del Regional Command West, che ha portato al ritrovamento di un potente ordigno esplosivo improvvisato.
L’operazione è stata condotta dalla compagnia del sesto reggimento bersaglieri in forza alla Transition Support Unit South di stanza a Farah di concerto con specialisti del secondo reggimento genio e di un’analoga unità statunitense che, acquisite informazioni su una possibile attività sospetta ad opera di alcuni insurgents, sono intervenuti per scongiurarlo.
Alla scoperta dell’ordigno, e dopo aver assicurato un perimetro di sicurezza idoneo a evitare il coinvolgimento di eventuali civili, gli artificieri del secondo reggimento genio di Trento hanno provveduto al disinnesco della carica principale e delle altre cariche secondarie disposte nelle vicinanze della prima, destinate a colpire anche gli eventuali soccorritori delle vittime della prima esplosione. Un’unità dell’esercito afghano è stata direttamente impegnata nella neutralizzazione di un altro ordigno esplosivo ritrovato nell’area di Adraskan, distretto sotto la responsabilità della Transition Support Unit Center che, su base del settimo reggimento alpini, è comandata dal colonnello Stefano Mega, dall’Afghan Traffic Police (ATP – la polizia stradale afghana).
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