Amman (Giordania), 26 apr. (LaPresse/AP) – Circa 300 persone hanno manifestato ad Amman contro il dispiegamento di 200 soldati Usa al confine tra la Giordania e la vicina Siria. Alcuni dimostranti sostengono che l’insediamento anche di pochi soldati possa costituire l’inizio di un processo che porterebbe al coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra civile siriana, mirato a recuperare le armi chimiche in mano al regime. Altri manifestanti, simpatizzanti del presidente siriano Bashar Assad, hanno bruciato bandiere americane. Nel corso delle proteste, dimostranti di sinistra e indipendenti hanno gridato “no alle truppe Usa in Giordania. Non è nel nostro interesse nazionale”. E hanno affermato di non volere un’altra invasione in Siria come quella dell’Iraq nel 2003, basata su informazioni sbagliate sulla presenza di armi di distruzione di massa. Il governo della Giordania ha inviato rinforzi al confine per controllare un’eventuale diffusione delle violenze oltre il confine.
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