Boston (Massachusetts, Usa), 16 apr. (LaPresse/AP) – Le due bombe esplose al traguardo della maratona di Boston hanno causato la morte di tre persone, tra cui un bambino di otto anni. A oltre 24 ore dall’attentato la responsabilità non è ancora stata attribuita. Intanto, negli ospedali della città i feriti sono 176, 17 dei quali in gravi condizioni e alcuni dei quali, secondo i media locali, hanno perso arti. Barack Obama ha parlato intanto per la seconda volta in meno di 24 ore.

OBAMA: ATTO DI TERRORISMO. Mentre nel primo intervento il presidente aveva evitato di etichettare l’accaduto come un attacco terroristico,nella sua seconda dichiarazione dalla Casa Bianca il presidente ha definito l’attentato di Boston “un atto atroce e codardo” contro civili innocenti. “In base a quanto sappiamo sull’accaduto, l’Fbi sta indagando sul caso come atto di terrorismo”, ha aggiunto, precisando che “ogni volta che vengono usate bombe per attaccare civili innocenti si tratta di un atto di terrorismo” Alla tragedia si aggiunge il triste particolare che la corsa onorava le vittime della strage alla scuola Sandy Hook di Newtown, in Connecticut, cui era stato dedicato un miglio di percorso. La presidente dell’Associazione di atletica locale, Joanne Flaminio, aveva detto prima della maratona che si trattava di un “significato speciale”, perché il percorso di gara era lungo 26,2 miglia e le vittime della strage furono 26.

LA DINAMICA: 2 ESPLOSIONI, ALTRI ORDIGNI DISINNESCATI. Una prima esplosione si è verificata vicina al traguardo di gara in Boylston Street, seguita circa 10 secondi dopo dalla seconda a poca distanza. Gli spettatori sono stati presi dal panico, mentre stavano arrivando ancora i corridori, alcune ore dopo che il primo aveva tagliato il traguardo. Almeno altri due ordigni sono poi stati individuati nella stessa zona dalla polizia, che li ha disinnescati. In seguito è stata data notizia di una terza esplosione alla biblioteca JFK, ma le autorità hanno poi spiegato essersi trattato di un incendio dovuto a un ordigno incendiario, forse non legato alle bombe.

VITTIME: 3 MORTI E 176 FERITI. Drammatico il bilancio delle vittime. Tre persone sono morte, tra cui un bambino di 8 anni che si trovava all’arrivo in attesa del padre, che correva la maratona. La madre e la sorella sono rimaste ferite, ha raccontato un amico di famiglia a condizione di anonimato. La seconda vittima, la cui identità è stata diffusa oggi, è una ragazza di 29 anni originaria di Medford in Massachusetts. Krystle Campbell, questo il nome della ragazza, era andata alla maratona con la sua migliore amica per scattare le foto al fidanzato dell’amica mentre passava la linea del traguardo. I feriti sono 176, di cui 17 in gravi condizioni e otto bambini, hanno fatto sapere le autorità sanitarie. I media hanno raccontato che diverse persone hanno perso arti.

ESPLOSIVI IN PENTOLE A PRESSIONE. Pare che gli esplosivi usati per l’attentato si trovavano in pentole a pressione da sei litri e contenevano anche frammenti di metallo, chiodi e cuscinetti a sfere. Una fonte vicina alle indagini ha riferito che gli esplosivi erano stati posizionati sul pavimento avvolti in borse nere di lana spessa. Anche l’Fbi ha confermato in conferenza stampa questa pista, aggiungendoc he secondo le autorità gli ordigni sono stati trasportati in uno zainetto o una borsa neri.

UNA CASA PERQUISITA IN SOBBORGO. Gli investigatori hanno perquisito una abitazione nel sobborgo Revere di Boston, che hanno lasciato dopo alcune ore portando via diverso materiale. La notizia della perquisizione è stata data inizialmente nella notte dall’emittente Wbz-tv, poi la polizia dal Massachusetts ha confermato di aver emesso un mandato legato alle indagini sulle esplosioni, senza però fornire dettagli.

SANITARI: SCENE TERRIBILI. “E’ qualcosa che non ho mai visto in 25 anni di lavoro, la dimensione di questa carneficina di civili. È quello che ci si aspetta in guerra”, ha raccontato Alasdair Conn, primario del Pronto soccorso al Massachusetts General Hospitals. “Ho iniziato a correre verso le esplosioni e c’era gente dappertutto a terra, abbiano iniziato a fermare emorragie e legare gambe. Un sacco di gente aveva perso arti… Almeno 25 o 30 non avevano più almeno una gamba, o una caviglia, acluni non avevano più entrambe le gambe”. Lo ha raccontato Roupen Bastajian, agente della polizia dello Stato che aveva appena finito di correre la gara quando le bombe sono esplose.

OBAMA: RESPONSABILI SARANNO GIUDICATI. “Ancora non sappiamo chi abbia fatto questo, né il perché” e “non faremo errori, andremo fino in fondo. Ogni individuo o gruppo che abbia responsabilità in questa cosa sentirà tutto il peso della giustizia”. Così il presidente Obama, nel discorso tenuto alla Casa Bianca poco dopo la mezzanotte italiana, in cui non ha mai usato le parole terrore e terrorismo. “Ho parlato anche con il governatore Deval Patrick e con il sindaco Tom Menino, ai quali ho garantito ogni singola risorsa federale necessaria per la cura e per l’appoggio alle vittime”, ha aggiunto.

MISURE DI SICUREZZA. Subito dopo le esplosioni, Boston è stata isolata e interi palazzi del centro evacuati, mentre gli agenti controllavano ogni pacco o borsa abbandonata lungo il percorso di gara. Le reti di telefonia cellulare sono state interrotte per timore che fossero usate per innescare altri ordigni e lo spazio aereo è stato chiuso in parte. Ma misure di sicurezza sono state applicate anche a New York, Los Angeles e a Washington, dove la zona intorno alla Casa Bianca è stata chiusa. Londra, che ospiterà domenica la maratona, ha annunciato maggiori misure e controlli. Anche Mosca ha dichiarato che userà maggiore sicurezza ai mondiali di atletica in programma dal 10 al 18 agosto.

CASA BIANCA: FATTI TRATTATI COME TERRORISMO. I fatti vengono trattati come un atto terroristico, ha dichiarato un ufficiale della Casa Bianca, parlando a condizione di anonimato perché le indagini sono in corso. Anche alcuni deputati al Congresso hanno detto di essere certi o di avere pochi dubbi che si tratti di attacco terroristico. “Non sappiamo se sia (un atto compiuto da, ndr) stranieri o da statunitensi”, ha puntualizzato il deputato Michael McCaul, del Texas, capo della Commissione per la sicurezza interna alla Camera.

FBI GUIDA LE INDAGINI. NESSUN FERMATO. L’Fbi ha assunto la guida delle indagini, ma nessuna informazione è stata sinora fornita sul motivo o sui possibili autori dell’attacco e la polizia ha fatto sapere di non avere alcun sospetto in custodia. Fonti ufficiali a Washington hanno riferito che sinora non è arrivata alcuna rivendicazione. La polizia ha anche precisato che prima della gara “non era stata ricevuta alcuna specifica informazione che qualcosa stesse per accadere”.

FONTI INTELLIGENCE GIORDANIA: MANO DI AL-QAEDA. Le esplosioni “portano la firma di un gruppo terroristico organizzato, come al-Qaeda”. È quanto afferma una fonte anonima dell’antiterrorismo della Giordania, che però non ha fornito alcuna prova a sostegno delle sue dichiarazioni. “Dalle poche informazioni disponibili, si può dire che si sia trattato di attacchi ben coordinati e quasi simultanei”, ha aggiunto. Un altro funzionario della sicurezza giordana, rimasto anonimo, ha spiegato che le autorità hanno incrementato le misure di sicurezza attorno all’ambasciata Usa di Amman subito dopo avere appreso delle esplosioni.

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