Roma, 13 apr. (LaPresse) – I quattro giornalisti italiani rapiti nel nord della Siria il 4 aprile fa sono stati liberati. Lo annuncia il premier e ministro degli Esteri ad interim Mario Monti. “Desidero ringraziare – ha affermato Monti – l’Unità di crisi della Farnesina e tutte le strutture dello Stato che con impegno e professionalità hanno reso possibile l’esito positivo di questa vicenda, complicata dalla particolare pericolosità del contesto”. Il presidente Monti, che ha seguito il caso sin dall’inizio, ha manifestato anche la sua “gratitudine agli organi di informazione che hanno responsabilmente aderito alla richiesta di attenersi ad una condotta di riserbo, favorendo così la soluzione della vicenda”.

RICUCCI: RAPITI DA GRUPPO ORGANIZZATO. A finire nelle mani di un gruppo di militanti islamici erano stati l’inviato della Rai Amedeo Ricucci, la giornalista italo-siriana Susan Dabbous e i freelance Elio Colavolpe e Andrea Vignali. E proprio Ricucci, in collegamento con Rainews24, racconta alcuni particolari del rapimento. “Siamo stati rapiti da un gruppo islamista – dice il giornalista – un gruppo organizzato e paranoico come ideologia. Ora siamo in Turchia, vicino all’aeroporto, e aspettiamo l’aereo per tornare a casa. Solo oggi abbiamo potuto contattare le nostre famiglie”. Il rientro in Italia potrebbe avvenire già in serata. “Non siamo stati incauti – spiega Ricucci – avevamo deciso di non fare base in Siria, ma di tornare tutte le sere in Turchia. Le cautele erano state prese. Ci hanno sequestrato tutta la attrezzatura tecnica”.

NAPOLITANO: SOLLEVATO PER CONCLUSIONE VICENDA. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha appreso con “soddisfazione e sollievo la positiva conclusione della vicenda dei quattro giornalisti italiani trattenuti in Siria” e liberati oggi. Lo si apprende da fonti del Quirinale.

GUBITOSI: GRAZIE A GOVERNO E FARNESINA. “Siamo molto felici – afferma il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi – per come si sia conclusa la vicenda dei quattro giornalisti fermati in Siria. Ringrazio il Governo italiano e in particolare l’Unità di Crisi della Farnesina per il grandissimo lavoro svolto”. “Voglio inoltre – aggiunge – ringraziare i giornalisti dei telegiornali, delle radio, della carta stampata e del web che hanno accolto e aderito al nostro invito a rispettare il silenzio stampa funzionale alle trattative che hanno portato al rilascio dei nostri colleghi”.

TARANTOLA: VORREI INCONTRARLI CON LE FAMIGLIE. “Sono felice per il rilascio dei giornalisti fermati in Siria – commenta la presidente della Rai Anna Maria Tarantola – e per come si sia conclusa l’intera operazione”. “A nome mio e del Consiglio di Amministrazione – aggiunge – voglio ringraziare il Governo ed in particolare l’Unità di crisi della Farnesina per il grande lavoro svolto. Nei prossimi giorni spero di poter incontrare i colleghi e le loro famiglie che come noi hanno vissuto giorni di grande angoscia”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: , ,