Damasco (Siria), 17 mar. (LaPresse/AP) – In Siria negli ultimi due anni si sono infiltrati centinaia di jihadisti stranieri addestrati in Stati Uniti, Regno Unito e Francia e questi combattenti si sono uniti ai ribelli che lottano contro il presidente Bashar Assad. È quanto riporta oggi il quotidiano governativo siriano al-Watan, denunciando che i suddetti Paesi sostengono l’opposizione. Il giornale accusa i jihadisti di essere responsabili del declino dell’economia siriana e della distruzione dell’eredità culturale del Paese. Dall’inizio della rivolta in Siria, cominciata a marzo 2011 e poi sfociata in guerra civile, secondo le stime delle Nazioni unite sono morte oltre 70mila persone. Il regime di Assad descrive la rivolta come un complotto sostenuto da potenze straniere per distruggere la Siria e si riferisce ai ribelli con il termine “terroristi”.

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