Mosca (Russia), 18 feb. (LaPresse/AP) – Gli scienziati russi hanno rinvenuto oltre 50 frammenti della meteora esplosa venerdì nei cieli sopra i monti Urali, nella Russia occidentale, il più grande dei quali con diametro tra 50 e 60 centimetri. Lo rende noto Viktor Grokhovsky, ricercatore che ha guidato la spedizione dell’Università federale degli Urali. Lo studioso spiega che la maggior parte dei residui finora recuperati sul lago Chebarkul, al momento ghiacciato, non sono più grandi di un centimetro e contengono ferro a circa il 10%. La meteora esplosa in cielo, della potenza equivalente a una decina di bombe atomiche, ha creato un buco largo sei metri nel ghiaccio del lago, sul cui fondale è stato trovata una roccia di diametro fra 50 e 60 centimetri. Il numero delle persone ferite in seguito al fenomeno astronomico è stato alzato oggi a 1.500 dalle autorità russe, le quali hanno precisato che al momento 46 persone restano ricoverate in ospedale.
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