New Orleans (Louisiana, Usa), 14 feb. (LaPresse/AP) – Un giudice federale degli Stati Uniti ha approvato una parte dell’accordo da 1,4 miliardi di dollari raggiunto il mese scorso da Transocean con il dipartimento della Giustizia americano, per archiviare le accuse a suo carico per il ruolo nel disastro della marea nera nel Golfo del Messico del 2010. La decisione è stata annunciata durante un’udienza che si è tenuta oggi e riguarda i 400 milioni di dollari che l’accordo prevedeva per archiviare le accuse in sede penale. Il restante miliardo di risarcimenti civili, invece, dovrà essere approvato da un altro giudice.

L’accordo di Transocean da 400 milioni di dollari per far decadere le accuse penali è il secondo più alto mai raggiunto nella storia degli Stati Uniti, dopo il patteggiamento da 4 miliardi di dollari fra British Petroleum e le autorità americane. Transocean era proprietaria della piattaforma Deepwater Horizon, che esplose il 20 aprile 2010 dando il via all’incidente. Nell’esplosione morirono 11 persone. La piattaforma era gestita da Bp.

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