L’Aia (Olanda), 28 gen. (LaPresse/AP) – Con un discorso alla nazione trasmesso da radio e televisione, Beatrice d’Olanda ha annunciato che abdicherà, lasciando il trono al primogenito Guglielmo Alessandro. Alla soglia dei 75 anni, che compierà giovedì, la monarca si appresta così a mettere fine a uno dei regni più longevi d’Europa. L’incoronazione del nuovo re, il primo in Olanda dal 1980 dopo tre regine, avverà il 30 aprile, a 33 anni esatti dalla salita al trono della stessa Beatrice.

RESPONSABILITA’ AI GIOVANI. “La responsabilità del nostro Paese deve ora andare nelle mani di una nuova generazione”, ha detto la regina nel suo discorso al Paese. “Sono profondamente grata – ha aggiunto – per la grande fiducia che avete mostrato in me nei tanti anni in cui ho potuto essere la vostra regina”. Il 2013 è molto importante per la casata di Orange-Nassau, che proprio verso la fine dell’anno celebrerà il 200esimo anniversario della sua monarchia. Subito dopo le parole di Beatrice, sono arrivate quelle del premier Mark Rutte che ha speso parole di elogio per la monarca. Dalla sua incoronazione nel 1980, ha detto, la regina Beatrice, ha dato anima e cuore alla società olandese”.

AMORE DEL PAESE, DOLORI DEL REGNO. Il regno di Beatrice non iniziò certo nel più semplice dei modi, visto che all’inizio degli anni ’80 l’Olanda attraversava un momento economicamente difficile. E, proprio il giorno della sua incoronazione, a poche centinaia di metri dal palazzo reale, migliaia di dimostranti manifestavano per la carenza di alloggi in città. Inoltre, la nuova regina impiegò diversi anni a raggiungere la popolarità della defunta madre Giuliana. Tuttavia, forse anche per il suo stile sobrio e il desiderio di unire il Paese e la società, è riuscita negli anni a conquistare l’affetto dei sudditti che affettuosamente la chiamano ‘Bea’. Molti osservatori notano adirittura che Beatrice potrebbe aver mantenuto il trono più a lungo del previsto per far fronte alle sfide della società olandese negli ultimi anni, soprattutto l’arrivo sempre più forte di migranti. Nel suo discorso di Natale del 2010, Beatrice fece un accorato appello all’unità con “tutti coloro che compongono una sola società”. Il suo è stato un regno marcato dalle difficoltà dell’integrazione, e teatro dell’emergere di sentimenti anti-stranieri. Così come dell’omicidio, nel 2002, del politico populista e anti-islamico Pim Fortuyn e, due anni dopo, del regista Theo van Gogh. Ma soprattutto il regno e la vita di Beatrice sono stati segnati l’anno scorso dal tragico incidente accaduto al figlio Friso, travolto da una valanga mentre era impegnato in un fuoripista in Austria, e ancora in coma.

IL NUOVO RE. Intanto, Guglielmo Alessandro, 45 anni, sposato con l’investitrice argentina Maxima Zorreguieta, e padre di tre figlie, si appresta al nuovo incarico. Pilota addestrato ed esperto di gestione delle risorse idriche ha avuto frequentemente ruoli ufficiali, accompagnando la madre in visite di Stato. Membro del Comitato olimpico internazionale, era stato criticato per la decisione di sposare Maxima, figlia dell’ex sottosegretario all’Agricoltura nella dittatura militare che governò l’Argentina. Anche la scelta del consorte Claus da parte di Beatrice scatenò all’epoca, nel 1966, diverse resistenze, per la sua cittadinanza tedesca. L’occupazione nazista dell’Olanda durante la seconda guerra mondiale aveva infatti lasciato una ferita ancora aperta. Ma, come Maxima, Claus, morto nel 2002, negli anni riuscì a conquistare la simpatia della nazione adottiva.

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