New York (New York, Usa), 24 gen. (LaPresse/AP) – Le Nazioni unite hanno aperto un’indagine sull’uso di droni e sulla campagna dei cosiddetti omicidi mirati portata avanti dagli Stati Uniti nell’ambito della guerra ad al-Qaeda. L’inchiesta è stata affidata all’avvocato britannico Ben Emmerson, il relatore speciale dell’Onu per la lotta al terrorismo e per i diritti umani. “L’aumento esponenziale dell’uso di droni in diversi contesti, militari e non, rappresenta una vera sfida per il quadro del diritto internazionale”, ha detto Emmerson dopo aver annunciato l’avvio dell’indagine. I Paesi che usano i droni, ha affermato l’esperto dell’Onu, hanno “un obbligo sancito dal diritto internazionale di aprire inchieste indipendenti e imparziali su qualsiasi attacco in cui potrebbero esserci state delle vittime civili”.
L’apertura dell’indagine è stata richiesta da tre Paesi, tra cui il Pakistan, che almeno ufficialmente si oppone all’uso di droni statunitensi nel proprio territorio. Secondo osservatori, tuttavia, il governo di Islamabad avrebbe appoggiato tacitamente alcuni degli attacchi nel passato. Gli altri due Paesi che hanno chiesto l’apertura dell’inchiesta sono stati identificati soltanto come membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
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