Nairobi (Kenya), 12 gen. (LaPresse/AP) – Almeno 200 persone sono rimaste uccise da agosto nelle violenze nel sudest del Kenya. Lo ha annunciato il segretario generale della Croce rossa del Kenya, Abbas Gullet, aggiungendo che 36mila persone sono state costrette a lasciare le loro case e che le scuole sono state chiuse. Anche in passato c’erano stati scontri fra etnici fra comunità di pastori semi-nomadi Orma e coltivatori Pokomo per il controllo di alcuni terreni e delle risorse nella regione del Delta del Tana, ma le violenze attuali sono senza precedenti. Questa settimana in attacchi fra le due comunità sono morte almeno 18 persone. Secondo la polizia locale gli scontri potrebbero sottendere una logica politica, in vista delle elezioni previste per marzo.

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