Caracas (Venezuela), 7 gen. (LaPresse/AP) – Continuano per il quarto giorno consecutivo le ricerche del bimotore scomparso venerdì al largo di Los Roques, in Venezuela, con a bordo quattro turisti italiani tra cui Vittorio Missoni. Secondo quanto fa sapere il portavoce del ministero dell’Interno del Venezuela, Jorge Galindo, alle ricerche sta partecipando anche l’ambasciatore italiano Paolo Serpi. Così come, comunica la famiglia Missoni, Luca, fratello dello scomparso, esperto pilota. Dall’Italia, la sorella dei due, Angela, ha riferito invece di essere in “stretto contatto” con la Farnesina e di aver presentato a Roma la “denuncia della scomparsa”.
Le autorità venezuelane hanno dispiegato per le ricerche un aereo militare, due elicotteri, e quattro velivoli civili. Per le operazioni marittime sono invece utilizzate due imbarcazioni della guardia costiera e cinque barche di pattuglia. In tutto sono coinvolte 385 persone, tra cui trenta sommozzatori. Il personale della protezione civile, aggiunge il ministero dell’Interno, sta svolgendo le ricerche nei pressi delle coste degli Stati di Aragua, Carabobo e Falcón.
Intanto, il ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi fa sapere che il governo sta seguendo le ricerche con “grande apprensione” e che rimane in contatto con le autorità del Venezuela. Il bimotore scomparso lo scorso 4 gennaio era un Britten Norman modello BN-2 ‘Islander’, identificato con la sigla YV-2615 e, al momento della scomparsa, stava tornando dal celebre arcipelago, meta di migliaia di turisti ogni anno.
“Da parte delle autorità venezuelane c’è un grande sforzo che apprezziamo moltissimo”, ha commentato l’ambasciatore italiano in Venezuela, Paolo Serpi, secondo quanto riporta il portavoce del ministro dell’Interno di Caracas. “Abbiamo totale fiducia nel Venezuela, nonostante le condizioni geografiche e metereologiche” e “oggi vogliamo personalmente dar conto della situazione sul terreno e della difficoltà delle condizioni”, ha detto poi Serpi, secondo quanto riferisce ancora Galindo sul suo account di Twitter. Il portavoce del ministero ha pubblicato una serie di fotografie delle ricerche sul social network, a dimostrazione dell’impegno delle autorità nazionali nelle operazioni.
Dall’Italia, intanto, la sorella di Vittorio Missoni, Angela, fa sapere di aver presentato denuncia di scomparsa. “Sto cercando di coordinare tutte le informazioni e le offerte di aiuto che abbiamo ricevuto da tutto il mondo”, si legge in una nota diffusa in serata. “Mio fratello Luca – aggiunge – è in Venezuela ed è attivamente coinvolto nelle ricerche. È un pilota e ora sta anche sorvolando l’area. Il nostro amministratore delegato, Alberto Piantoni, lo ha raggiunto. Sono entrambi in contatto con le autorità venezuelane, l’unità di crisi e l’ambasciata italiana. I miei figli e nipoti sono con i miei genitori, uniti in questo momento difficile. Siamo tutti commossi dall’affetto e l’aiuto che abbiamo avuto fino ad ora da tutto il mondo ed estremamente grati alle autorità per la loro incessante ricerca e gli sforzi di salvataggio”. Al momento, fa quindi sapere, la famiglia non ha “ulteriori dettagli”, ma si dice certa che “le ricerche continueranno con questo ritmo e che esploreranno qualsiasi strada”.
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