New York (New York, Usa), 13 nov. (LaPresse/AP) – Per la 21esima volta, l’Assemblea generale delle Nazioni unite ha votato per condannare l’embargo statunitense contro Cuba. La misura, solo simbolica, è stata approvata con 188 voti a favore, tre contrari (Israele, Repubblica di Palau e Stati Uniti) e due astenuti.

Positivo il commento delle autorità cubane per il voto quasi unanime, e non sono mancate, ovviamente, le critiche a Washington. La politica degli Stati Uniti nei confronti di Cuba è “disumana, fallimentare e anacronistica”, ha dichiarato il ministro degli Esteri dell’Avana Bruno Rodriguez, parlando davanti all’Assemblea generale. “Mantenere in vigore questa politica – ha aggiunto – non è interesse nazionale degli Usa. Al contrario, specialmente in tempi di crisi economica e alta disoccupazione, colpisce gli interessi dei suoi cittadini e delle sue aziende che, secondo recenti sondaggi, chiedono un cambiamento della politica”.

“Qual è il motivo – ha poi chiesto all’Assemblea Rodriguez – di invadere i diritti costituzionali e civili, e la libertà di viaggio degli americani impedendo loro di visitare l’isola quando possono invece andare in visita in ogni altra parte del mondo, anche nei luoghi in cui il loro Paese è in guerra?”. Benché il presidente Barack Obama abbia offerto un’apertura a Cuba dopo le elezioni del 2008, ha proseguito Rodriguez, “la realtà degli ultimi quattro anni è stata caratterizzata da un persistente rafforzamento dell’embargo economico, commerciale e finanziario”.

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