Pechino (Cina), 1 nov. (LaPresse/AP) – La Cina ha chiesto un graduale cessate il fuoco in Siria per porre fine allo spargimento di sangue nel Paese. La proposta del ministero degli Esteri cinese in quattro punti non chiede che il presidente Bashar Assad lasci il potere. Il colosso asiatico, insieme con la Russia, ha bloccato qualsiasi intervento esterno che costringesse alle dimissione il leader siriano. La proposta è stata inviata direttamente alla comunità internazionale come sostegno all’inviato dell’Onu, Lakhdar Brahimi, dal ministro degli Esteri cinese, Yang Jiechi. Secondo il documento le armi dovrebbero essere deposte “per distretti e per stadi”, fino a un totale stop alle violenze. Le parti interessate dovrebbero nel frattempo creare degli organismi di rappresentanza per negoziare nel corso di un processo di transizione, che tuttavia non cambi il piano istituzionale della Siria. Il portavoce del ministero cinese, Hong Lei, ha spiegato ai giornalisti che “la situazione è grave” e la Cina “vuole portare la comunità globale a condividere le scelte, collaborando con gli sforzi di mediazione di Brahimi, e spingere per un cessate il fuoco il più vicino possibile”.

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