Washington (Usa), 27 ott. (LaPresse/AP) – L’atteggiamento dei cittadini degli Stati Uniti nei confronti delle differenze razziali non è migliorato nei quattro anni del mandato di Barack Obama, il primo presidente nero degli Stati Uniti. È quanto emerge da due sondaggi realizzati da Associated Press. Secondo uno degli studi, il 51% degli americani esprime posizioni esplicite contro i neri, mentre nel 2008 a farlo era il 48%. La seconda analisi invece, un test per verificare gli atteggiamenti razzisti impliciti, mostra che il sentimento contro i neri è del 56% degli americani, contro il 49% del 2008.

Il fatto che adesso una maggioranza seppur non netta degli statunitensi esprima liberamente i propri pregiudizi nei confronti dei neri, secondo lo studio potrebbe costare diversi voti a Barack Obama. Precisamente, a causa dei pregiudizi razziali Obama potrebbe perdere il 5% dei voti nelle elezioni contro Mitt Romney; tuttavia guadagnerebbe il 3% dalla fetta di elettori che manifestano un sentimento pro neri, per cui in ultima analisi la perdita di consensi sarebbe del 2%. La ricerca è stata condotta da AP in collaborazione con la Stanford University, la University of Michigan e il NORC all’università di Chicago. Il margine d’errore è di circa 4 punti percentuali. I sondaggi sono stati ripetuti diverse volte fra il 2008 e il 2012 e l’ultimo è stato condotto fra il 30 agosto e l’11 settembre.

Gli esperti hanno rilevato che il pregiudizio razziale non è limitato ad un gruppo politico. Fra i repubblicani la propensione a esprimerlo in modo esplicito è più frequente che fra i democratici (79% tra le file Gop e 32% fra i simpatizzanti del partito dell’asinello); il test sul pregiudizio implicito, tuttavia, rivela scarse differenze fra i due partiti, con sentimenti anti neri da parte del 55% dei democratici e del 64% dei repubblicani. Il campione sul quale condurre la ricerca è stato scelto in modo casuale all’interno di un gruppo selezionato dal GfK Custom Research.

Tutte le ricerche sono state compiute online perché è più probabile che un intervistato esprima opinioni anche impopolari usando un computer piuttosto che parlando con un intervistatore. Il razzismo esplicito è stato misurato chiedendo agli interpellati se erano in accordo o in disaccordo con una serie di affermazioni sui neri e sugli ispanici. Inoltre ai partecipanti è stato chiesto se le parole “amichevole”, “gran lavoratore”, “violento” e “pigro” descrivessero di più a loro parere bianchi, neri o ispanici. Le stesse persone sono poi state sottoposte al test sul razzismo implicito, nel quale venivano mostrate loro foto di un uomo bianco, nero o ispanico prima di un’immagine di una persona cinese; a quel punto veniva chiesto di esternare i loro sentimenti a proposito della persona cinese.

Alcune ricerche hanno infatti dimostrato che le persone trasferiscono le proprie sensazioni relative a una foto su un personaggio visto successivamente, permettendo di misurare eventuali sentimenti razzisti. Incrociando questi risultati con età, credo politico e opinioni su Obama e Romney, gli esperti hanno ipotizzato l’impatto di ciascun aspetto sul sostegno a ognuno dei due candidati alla Casa Bianca.

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