Pechino (Cina), 26 ott. (LaPresse/AP) – Il politico cinese Bo Xilai, ex segretario del Partito comunista nella città di Chongqing, è stato espulso ufficialmente dall’Assemblea generale del popolo. Lo ha fatto sapere il comitato permanente dell’Assemblea in una nota. A fine settembre Bo era stato espulso dal Partito comunista e la decisione di privarlo dell’incarico di deputato significa che non è più protetto dall’immunità e potrà essere processato per le accuse di corruzione e abuso di ufficio. Bo era un tempo considerato un potenziale candidato per il comitato permanente del Politburo del Partito comunista cinese. Recentemente è stato tuttavia coinvolto in uno scandalo che ha messo definitivamente da parte questa ipotesi.
A dare il via allo scandalo è stato Wang Lijun, collaboratore di Bo ed ex comandante di polizia di Chongqing. A novembre del 2011 era fuggito nel consolato degli Stati Uniti a Chengdu, rivelando che la moglie di Bo, Gu Kailai, era coinvolta nell’omicidio dell’imprenditore britannico Neil Heywood. A quel punto Bo è stato rimosso dall’incarico e la moglie ad agosto è stata condannata a morte, con sospensione della pena, dopo aver confessato. A Wang Lijun, invece, sono stati imposti lo scorso 24 settembre 15 anni di prigione per aver inizialmente coperto l’omicidio. Li Xiaolin, un avvocato di Pechino, ha spiegato che la famiglia della moglie di Bo ha ingaggiato lui e un altro legale, Shen Zhigeng, per difendere Bo, ma i due non sono stati accreditati formalmente dalle autorità per poter rappresentare l’ex politico.
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