Ankara (Turchia), 11 ott. (LaPresse/AP) – L’aereo passeggeri proveniente da Mosca, intercettato e fatto atterrare ieri in Turchia, trasportava equipaggiamenti militari e munizioni verso la Siria. Lo ha dichiarato il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, precisando che il carico dell’Airbus A320 era destinato all’esercito del regime di Damasco. Ha aggiunto che gli accertamenti proseguono e che saranno intraprese le azioni “necessarie”. La Siria ha negato che sull’Airbus A320 si trovassero materiali illegali, dicendo che obbligare il mezzo all’atterraggio è stato un atto di pirateria.
Erdogan ha rifiutato di dire come la Turchia abbia appreso che il volo, in programma bisettimanalmente, sarebbe stato utilizzato per trasportare equipaggiamenti militari in Siria. “Come vi renderete conto, quelli che hanno fatto la soffiata, quali fonti, sono informazioni che non possono essere rivelate”, ha detto Erdogan. Il ministero degli Esteri turco ha in precedenza diffuso una dichiarazione in cui afferma che il pilota dell’aereo proveniente da Mosca era stato avvertito che la Turchia voleva il mezzo atterrasse, mentre si avvicinava al Mar nero. Gli era cioè data la possibilità di tornare indietro, spiega la nota, ma l’aereo ha proseguito.
“Ci sono stati equipaggiamenti e munizioni che sono stati inviati da una agenzia russa al ministero della Difesa siriano”, ha dichiarato Erdogan ai giornalisti ad Ankara. Non ha detto cosa contenesse il carico, ma secondo i media turchi si tratterebbe di parti di missili, materiale per comunicazioni radio, antenne e altre attrezzature per le comunicazioni militari. “Come sapete, materiali dell’industria della difesa o armi, munizioni e altri equipaggiamenti simili non possono essere caricati su aerei per il trasporto di passeggeri. È contro le regole internazionali che simili cose attraversino il nostro spazio aereo”, ha proseguito.
Gli Stati Uniti hanno fatto sapere di appoggiare la decisione della Turchia di intercettare l’aereo siriano, attraverso la portavoce del dipartimento di Stato Victoria Nuland. “Ogni trasferimento di qualsiasi equipaggiamento militare al regime siriano in questo momento è molto preoccupante e aspettiamo con impazienza di sapere di più dal lato turco, quando avranno approfondito ciò che hanno trovato”, ha detto Nuland. Che non ha invece voluto commentare le notizie turche secondo cui sarebbero stati gli Usa a informare la Turchia del carico dell’aereo.
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