Beirut (Libano), 8 ott. (LaPresse/AP) – Sono 32.079 le vittime del conflitto in Siria. È quanto fa sapere l’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui tra i morti si contano 22.980 civili, o civili divenuti combattenti, 7.884 membri dell’esercito di Damasco e 1.215 disertori delle forze armate che si sono schierati dalla parte dei ribelli. Solo la scorsa settimana, fa sapere l’Osservatorio, sono state uccise oltre 1.200 persone. Nel conteggio il gruppo ha incluso solo persone identificate con il nome o la cui morte è stata verificata con altri mezzi, come video amatoriali.
Intanto non si fermano le violenze. Da quanto riferisce l’emittente filogovernativa Al-Ikhbariya, un attentatore suicida si è fatto esplodere all’esterno di un edificio della sicurezza a Damasco. Il frastuono, riferisce la televisione, si è sentito in tutta la città. L’esplosione, avvenuta nel sobborgo di Harasta, è stata seguita da scontri armati. Non ci sono per ora notizie di vittime ma, secondo quanto riferisce l’emittente, ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco si sono diretti verso il luogo dello scoppio. Secondo l’Osservatorio, inoltre, oggi 20 persone hanno perso la vita nel villaggio di Karak, in un attacco delle truppe governative.
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