Damasco (Siria), 7 ott. (LaPresse/AP) – Almeno una persona è morta per l’esplosione avvenuta vicino al quartier generale della polizia nel centro di Damasco. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Sana. Una fonte ufficiale coperta dall’anonimato ha riferito ad Associated Press che l’esplosione è stata provocata da un’autobomba nel distretto di Fahameh, aggiungendo che auto ed edifici vicini sono stati danneggiati. La fonte non ha tuttavia precisato se anche il quartier generale della polizia ha subìto danni. Una seconda esplosione è stata sentita poco dopo la prima, ma non se ne conosce l’origine.
La tv di Stato ha parlato di “attacco terroristico”. Le autorità siriane negano infatti che nel Paese sia in corso una rivolta e attribuiscono la responsabilità del conflitto a “terroristi” e “gruppi armati” che agiscono nell’ambito di una cospirazione internazionale per destabilizzare la Siria. L’opposizione siriana nega ogni legame con i terroristi, ma un gruppo estremista sunnita chiamato Jabhat al-Nusra ha rivendicato la responsabilità di diversi attentati.
Le esplosioni nella capitale e ad Aleppo sono diventate recentemente sempre più frequenti. Lo scorso 18 agosto i ribelli hanno compiuto a Damasco un attentato a un edificio della sicurezza del regime, uccidendo quattro personaggi della cerchia vicina a Bashar Assad. La scorsa settimana quattro bombe sono esplose in un quartiere sotto il controllo del governo ad Aleppo, uccidendo oltre 30 persone e riducendo diversi edifici in macerie. La rivolta contro Assad è cominciata a marzo del 2011 e si è a poco a poco trasformata in sanguinosa guerra civile. Nel conflitto finora, secondo le stime degli attivisti, sono rimaste uccise oltre 30mila persone.
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