Beirut (Libano), 30 set. (LaPresse/AP) – Un attentatore suicida si è fatto esplodere a bordo di un’autobomba, provocando la morte di almeno quattro persone a Qamishli, città nel nordest della Siria a 700 chilometri da Damasco. Lo riferiscono la televisione di Stato e l’agenzia ufficiale Sana. Secondo quest’ultima, l’esplosione è stata condotta da “un attentatore terrorista suicida” in un’area che ospita ufficiali di sicurezza, e ha danneggiato gli edifici vicini.

Gli attivisti parlano però di un bilancio più grave. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, nell’esplosione avrebbero perso la vita otto agenti di intelligence, mentre almeno 40 persone sarebbero rimaste ferite, alcune delle quali in modo grave. Un video amatoriale pubblicato online dagli attivisti dell’opposizione mostra una colonna di fumo bianco salire tra gli edifici. Nessuno ha ancora ammesso la propria responsabilità per l’azione, ma in precedenza simili attacchi sono stati rivendicati dal gruppo militante Fronte al-Nusra.

Intanto proseguono gli scontri ad Aleppo. Da quanto riferisce Abdel Kader, comandante della brigata Tawhid, oggi i suoi uomini hanno combattuto in sette aree, e le truppe dell’esercito hanno bombardato i distretti sotto controllo dei ribelli. Secondo l’Osservatorio, cinque persone hanno perso la vita nei combattimenti.

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