Pechino (Cina), 27 set. (LaPresse/AP) – La giustizia cinese ha confermato in appello la maxi-multa di 2,4 milioni di dollari per evasione fiscale ad Ai Weiwei, l’artista, designer e attivista cinese in contrasto con il regime di Pechino. Il dissidente, che respinge le accuse, si è detto non sorpreso per il provvedimento. Dopo la sentenza, ha detto che in Cina “è difficile si faccia giustizia”. “Il tribunale ha violato le procedure legali, ci hanno impedito di presentare il nostro dossier”, ha aggiunto Wieiwei, scultore, fotografo e creatore di installazioni artistiche, che aveva già tentato di contestare la multa, da lui giudicata ingiusta e mirata a ridurlo al silenzio. Weiwei utilizza la sua arte e il suo profilo online per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle ingiustizie in Cina e sulla necessità di una maggiore trasparenza nel Paese.
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