Quito (Ecuador), 22 set. (LaPresse/AP) – L’Ecuador considera l’ipotesi di chiedere al Regno Unito di autorizzare il trasferimento di Julian Assange nella ambasciata di Quito in Svezia, in modo che possa essere interrogato lì per le accuse di aggressione sessuale. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri ecuadoriano, Ricardo Patino. Parlando con i giornalisti, Patino ha spiegato che ci sono diverse possibilità di risolvere la situazione relativa ad Assange, compresa quella di “interrogarlo nella nostra ambasciata a Londra o che l’Ecuador ottenga l’autorizzazione di trasferirlo, se necessario, nella nostra ambasciata in Svezia in modo da far procedere il caso lì sotto protezione dell’Ecuador e venendo incontro alle necessità della giustizia svedese”. Da parte del Regno Unito non c’è stata alcuna risposta.

Il fondatore di Wikileaks si trova nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra dallo scorso 19 giugno, quando vi si è rifugiato nel tentativo di evitare l’estradizione in Svezia, dove è ricercato per essere interrogato sulle accuse di violenza sessuale. Quito gli ha accordato l’asilo politico il 15 agosto, ma le autorità britanniche lo arresteranno nel momento in cui metterà piede fuori dalla sede diplomatica. Assange sostiene che il caso giudiziario contro di lui in Svezia rientri in un piano mirato a portarlo a processo negli Stati Uniti per il suo lavoro con Wikileaks, sito che ha pubblicato centinaia di documenti segreti degli Stati Uniti. Sia Stoccolma che Washington smentiscono l’ipotesi avanzata da Assange.

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