Andrews Air Force Base (Maryland, Usa), 14 set. (LaPresse) – Sono tornate in patria le salme dell’ambasciatore statunitense in Libia, Chris Stevens, e di altri tre ufficiali americani morti nell’attacco di martedì notte al consolato Usa a Bengasi, in Libia. Ad accoglierli in una cerimonia solenne base dell’aeronautica militare di Andrews, in Maryland, sono stati il presidente Barack Obama, il segretario di Stato Hillary Clinton e il segretario alla Difesa Leon Panetta.
“Oggi – ha esordito la Clinton con gli occhi velati dalle lacrime – riportiamo a casa quattro americani che hanno dato la loro vita per il nostro Paese e per i nostri valori”. Il segretario di Stato ha poi aggiunto: “Sono onorata di aver conosciuto l’ambasciatore Chris Stevens e vorrei ringraziare i suoi parenti che sono qui oggi per aver condiviso quest’uomo con noi e il nostro Paese”. Stevens, ha detto la Clinton rivolgendosi alla famiglia, “è stato un grande dono che ci avete dato. Ha rischiato la vita per aiutare a proteggere i libici e ha dato la sua vita per aiutarli a costruire un Paese migliore. Le persone amavano lavorare con Chris e per Chris. Non era conosciuto solo per il suo coraggio, ma anche per il suo sorriso”.
Obama ha voluto lodare il lavoro e il patriottismo delle vittime. Stevens e i suoi colleghi, ha dichiarato, “erano quattro americani, quattro patrioti, amavano questo Paese e hanno scelto di servirlo e di farlo bene. Avevano una missione e ci credevano, sapevano quali erano i pericoli e l’hanno accettato. Non hanno semplicemente abbracciato l’ideale americano, lo vivevano e lo incarnavano”.
Il presidente ha voluto però sottolineare che gli Usa non si lasceranno sopraffare e colpiranno i responsabili dell’attacco. “Porteremo davanti alla giustizia coloro che ci hanno strappato i nostri compagni. Agiremo con velocità contro la violenza e continueremo a fare di tutto per proteggere gli americani all’estero”, ha detto Obama garantendo una rapida azione. “Chi ha danneggiato l’America – ha concluso – sarà punito. Saremo risoluti perché siamo americani e camminiamo a testa alta. Grazie a questi uomini la luce dell’America brillerà per sempre nel mondo”. – Twitter @maitri85
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