Los Angeles (California, Usa), 13 set. (LaPresse/AP) – Le ricerche per trovare Sam Bacile, il regista che ha realizzato il film ‘Innocence of Muslims’ in cui viene ridicolizzato il profeta Maometto, hanno portato a un cristiano copto residente a Los Angeles e già condannato per reati finanziari. L’uomo, il 55enne Nakoula Basseley Nakoula, ha ammesso in un’intervista di ieri ad Associated Press di avere fatto da manager e di essersi occupato della logistica della produzione del film, all’origine dell’attacco al consolato Usa di Bengasi, in cui sono stati uccisi l’ambasciatore Chris Stevens e altri tre funzionari americani. Nakoula ha negato di avere diretto la pellicola, ma ha dichiarato di conoscere Bacile. Tuttavia il numero di telefono usato martedì da AP per contattare il regista è stato triangolato e localizzato allo stesso indirizzo di Los Angeles in cui è stato trovato Nakoula.
Dai documenti federali emerge che fra gli alias di Nakoula ci sono quelli di Nicola Bacily, Erwin Salameh e altri. Durante tutta l’intervista, l’uomo ha negato di avere assunto l’identità di Bacile e per dimostrarlo ha anche mostrato la sua patente di guida, facendo però attenzione a coprire con il pollice il suo secondo nome, Basseley. Altri controlli eseguiti da AP in seguito hanno trovato ulteriori collegamenti fra le identità di Nakoula e Bacile.
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