Parigi (Francia), 5 set. (LaPresse/AP) – Allarme rientrato in Francia dopo l’incidente alla centrale nucleare di Fessenheim, in Alsazia, vicino al confine con la Germania. Le autorità hanno fatto sapere che non c’è alcun rischio sicurezza e che, differentemente dalle notizie diffuse inizialmente che riferivano di un incendio, si è trattato solo di una perdita di vapore di acqua ossigenata. Edf, il gruppo che gestisce l’impianto, ha comunicato che due persone hanno riportato lievi ustioni alle mani e secondo la televisione francese Bfm altre sei persone sarebbero rimaste lievemente ferite. L’incidente intanto ha sollevato nuove polemiche sul nucleare. L’impianto di Fesselheim è il più vecchio della Francia e durante la campagna elettorale François Hollande ha promesso che verrà chiuso entro il 2017.

LA DINAMICA DELL’INCIDENTE. L’incidente è consistito nella perdita di vapore di acqua ossigenata durante un’operazione di manutenzione di routine, ha reso noto Edf. Gli addetti stavano preparando una soluzione chimica usata per ripulire e c’è stata una reazione chimica inaspettata che ha provocato una perdita di vapore di acqua ossigenata. “Non ha niente a che vedere con la radioattività”, ha spiegato il vice direttore dell’Institut de radioprotection et de sûreté nucléaire, Thierry Charles. L’incidente non è avvenuto nell’edificio che ospita il reattore.

MINISTRO AMBIENTE: NESSUN RISCHIO SICUREZZA. Poco dopo l’incidente il ministro francese per l’Ambiente, Delphine Batho, ha dichiarato che non c’è nessun rischio immediato per la sicurezza. La Batho ha però ordinato a Edf e alle autorità per la sicurezza nucleare di studiare quanto sia accaduto e di presentare una relazione al governo in merito.

POLEMICHE SUL NUCLEARE. Gli attivisti contrari al nucleare chiedono da tempo la chiusura della centrale di Fessenheim, che è la più vecchia in funzione in Francia, e l’incidente di oggi ha riacceso il dibattito. Noel Mameref, noto parlamentare ecologista, ha detto alla tv Bmf che questo incidente ricorda che “dobbiamo progressivamente lasciare il nucleare” e passare ad altre fonti di energia rinnovabili. Per Charlotte Mijeo, del gruppo ‘Sortir du nucleaire’ glii incidenti che si sono verificati negli ultimi anni a Fessenheim e quello di oggi dovrebbero “spingere il governo ad agire adesso e non nel 2017”. Il riferimento è alla promessa elettorale di François Hollande, che ha assicurato che l’impianto sarà chiuso entro il 2017. Un invito alla rapida chiusura della centrale è arrivato intanto anche dal governo regionale della vicina regione del Baden-Wuerttemberg, in Germania, guidata dai Verdi dallo scorso anno.

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