Quito (Ecuador), 29 ago. (LaPresse/AP) – Un tribunale dell’Ecuador ha respinto la richiesta di estradizione presentata dalla Bielorussia nei confronti di Aliaksandr Barankov, ex investigatore di crimini finanziari in carcere da giugno, e ne ha ordinato il rilascio immediato. Lo ha deciso il giudice Carlos Ramirez, dichiarando valido lo status di rifugiato politico concesso a Barankov. Il caso è tornato alle cronache dopo l’asilo garantito a Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, che da luglio si trova all’ambasciata ecuadoriana a Londra per evitare l’estradizione in Svezia, dove due donne lo accusano di violenze sessuali.

Barankov era stato arrestato appena prima della visita del presidente Alexander Lukashenko nel Paese sudamericano. L’ex capitano di polizia è accusato in patria di frode ed estorsione, imputazioni che sostiene siano state sollevate nei suoi confronti dopo che scoprì un giro di traffico di petrolio in cui sarebbero coinvolti parenti dello stesso Lukashenko. Il 30enne ha dichiarato più volte che se dovesse essere estradato in Bielorussia rischierebbe di essere ucciso.

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