Pechino (Cina), 28 ago. (LaPresse/AP) – Due giovani tibetani si sono dati fuoco per protestare contro le politiche di Pechino nella loro terra d’origine e sono morti a causa delle ferite riportate. Lo ha riferito il gruppo Free Tibet con sede a Londra. Si tratta del monaco 18enne Lobsang Kalsang e di un ex monaco di 17 anni, Damchoek. I due si sono dati fuoco ieri davanti al monastero di Kirti, nella provincia sudoccidentale di Sichuan, e sono morti ieri sera in ospedale. Free Radio Asia ha fatto sapere che i due avevano gridato slogan contro la Cina. La polizia della contea di Aba, dove si trova il monastero di Kirti, ha smetito di essere intervenuta. Il numero dei tibetani che hanno compiuto questo gesto estremo di protesta contro la Cina dal 2009 è così salito a 51. Il governo cinese attribuisce la responsabilità per le autoimmolazioni al leader spirituale dei tibetani, il Dalai Lama, che naturalmente respinge le accuse.

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