Pasadena (California, Usa), 6 ago. (LaPresse) – Curiosity è atterrato su Marte. Il rover tecnologicamente più evoluto mai costruito si è posato sul pianeta rosso alle 7.31, come da programma. Dopo una rapida discesa attraverso l’atmosfera di sette minuti, durante i quali si è verificato il previsto black out delle comunicazioni, sono arrivati i primi segnali: “Sette minuti d terrore”, hanno commentato dall’agenzia spaziale americana. Non appena è arrivato il segnale, in sala controllo sono è esploso l’entusiasmo e i tecnici del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena si sono lasciati andare agli abbracci.

Il rover ha le dimensioni di una piccola auto. Con una spesa di 2,5 miliardi di dollari, la missione Curiosity rappresenta la più costosa ed ambiziosa mai tentata finora dagli Stati Uniti. La navicella ha iniziato il suo viaggio il 26 novembre del 2011 con un lancio da Cape Canaveral (Florida). Per i prossimi due anni, il rover esaminerà il suolo e le rocce per stabilire se l’ambiente del pianeta possa aver supportato la vita nella forma di organismi microscopici.

L’atterraggio è stato seguito a New York con un megashermo a Times Square, che diffondeva le immagini in arrivo dalla Nasa. Le prime immagini che hanno raggiunto la Terra sono quelle a bassa risoluzione, in bianco e nero, ed hanno suscitato grida di entusiasmo ed applausi anche nella piazza newyorkese. Le immagini a colori ad alta risoluzione dovrebbero essere disponibili 48 ore dopo l’atterraggio.

L’atterraggio più complesso ed emozionante della recente storia spaziale è avvenuto in orario con una tecnica mai sperimentata in precedenza: la navicella che ha trasportato la sonda è entrata nell’atmosfera di Marte a una velocità di quasi sei chilometri al secondo, ha aperto il più grande paracadute supersonico mai utilizzato ed ha usato apparecchi sofisticati per manovrare e rallentare ulteriormente la discesa della sonda verso la superficie del pianeta.

Una “straordinaria impresa tecnologica senza precedenti”, ha commentato il presidente Usa Barack Obama. In un comunicato diffuso pochi minuti dopo che il rover si è posato sul pianeta rosso, Obama ha scritto: “Stasera sul pianeta Marte gli Stati Uniti d’America hanno fatto la storia”. Il presidente americano ha sottolineato che il ruolo dominante degli Usa nel mondo “dipende dal continuare saggiamente a investire in innovazione, tecnologia e ricerca di base, ciò che ha sempre reso la nostra economia l’invidia del mondo”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata