Aurora (Colorado, Usa), 21 lug. (LaPresse/AP) – Si valuta l’ipotesi di procedere a un’esplosione controllata con un robot per la casa di James Holmes, il 24enne che ieri ha sparato nel cinema Century 16 di Aurora, vicino Denver, durante la proiezione dell’ultimo film di Batman ‘The dark knight rises’. Nell’appartamento sono infatti disseminate decine di trappole esplosive. E all’indomani della strage, il cui ultimo bilancio è di 12 morti e 58 feriti, emergono nuovi dettagli sui piani del killer. I vicini riferiscono che dal suo appartamento, intorno a mezzanotte, proveniva musica tecno ad altissimo volume. L’ipotesi è che il giovane abbia collegato la musica a un timer, facendola partire quasi in corrispondenza con la sparatoria che stava compiendo nel cinema. Una ragazza che abita al piano inferiore, la 20enne Kaitlyn Fonzi, riferisce di essere salita per lamentarsi e di aver notato che la porta non era chiusa a chiave. “Se avessi aperto la porta sarei saltata in aria”, ha detto.
GRAVI 11 DEI 58 FERITI. La polizia ha rivisto il bilancio della sparatoria. Mentre ieri si pensava che le persone colpite fossero 71, secondo le ultime notizie sono 70. Di queste, 12 sono morte e 58 ferite. Undici dei feriti sono in condizioni critiche. Molte delle persone coinvolte, tuttavia, non sono rimaste ferite per i colpi d’arma da fuoco, ma a causa del caos. Una persona, inoltre, è stata colpita nella sala accanto a quella dove era in corso la proiezione di ‘The dark knight rises’, perché un proiettile ha attraversato la parete. La polizia ha cominciato a incontrare i familiari delle persone coinvolte per comunicare il destino dei loro cari, notificando così l’identità di tutte le vittime.
KILLER E’ ENTRATO AL CINEMA CON BIGLIETTO PER BATMAN. Stando all’ultima ricostruzione fornita dalle autorità, il killer di Denver è entrato al Century 16 dove ha compiuto la strage comprando regolarmente un biglietto per assistere alla proiezione di Batman. Holmes è entrato dunque in sala con gli altri spettatori e ha lasciato aperta un’uscita di emergenza. A un certo punto pare che sia uscito, perché alcuni testimoni riferiscono di averlo visto entrare dalla porta. Inizialmente si è vista la sagoma di una persona nel buio della sala. L’uomo armato, spiega Sylvana Guillen, indossava vestiti scuri ed è comparso di fronte agli spettatori davanti allo schermo proprio come Catwoman compare nel film. Poco dopo i presenti hanno udito spari e hanno avvertito l’odore del fumo sprigionato dalle bombolette lanciate dall’uomo, che si è presentato gridando ‘sono Joker’. “Sembra un individuo disturbato, aveva i capelli colorati di rosso e diceva di essere Joker, ovviamente il nemico di Batman”, ha commentato il commissario di polizia di New York, Raymond Kelly.
IN CASA KILLER SCAMPATA ALTRA TRAGEDIA. L’appartamento nel quale James Holmes viveva, a circa sei chilometri dal luogo della sparatoria, è disseminato di trappole esplosive. Gli agenti di polizia e Fbi hanno scoperto la situazione ieri quando, dopo che il 24enne ha avvisato della presenza di esplosivi in casa sua, si sono recati sul posto e hanno perlustrato l’abitazione inserendo dalla finestra un’asta con una telecamera attaccata. L’area è stata evacuata ieri e per metterla in sicurezza è probabile che si procederà a esplosioni controllate con un robot. Dal vicinato la sera della strage sono partite diverse chiamate di richiesta di intervento per disturbo della quiete pubblica, ma la polizia rispose che non poteva intervenire perché era molto impegnata in una sparatoria, quella del cinema di Aurora appunto. Una vicina di Holmes, la 20enne Kaitlyn Fonzi che abitava al piano inferiore, spiega che intorno a mezzanotte dalla casa di Holmes proveniva musica tecno ad altissimo volume. La ragazza è salita al piano di sopra e ha messo la mano sulla maniglia dell’appartamento, rendendosi conto che non era chiuso a chiave. A quel punto ha deciso di non entrare perché non sapeva se Holmes era in casa e non voleva affrontarlo. “Ho urlato e gli ho detto che stavo chiamando la polizia, poi sono tornata nel mio appartamento”, spiega. Chiunque fosse entrato sarebbe saltato in aria.
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