New York (New York, Usa), 20 lug. (LaPresse) – La notizia della strage della notte scorsa ad Aurora, nei pressi di Denver, in Colorado, ha fatto velocemente il giro del mondo anche grazie ai social network e internet, come ormai succede sempre più spesso in casi di cronaca come questi. Il documento più scioccante di un utente è stato un video caricato su YouTube da un telefono Android, che mostra il pubblico in sala mentre si affretta ad abbandonare il cinema. Un uomo appare coperto di sangue e si sentono diverse urla. Molte sono state anche le testimonianze scritte delle persone che hanno assistito e sono scampate alla strage. Un utente di Reddit, il cui username è themurderator, ha scritto online di essere stato raggiunto da un proiettile e ha pubblicato immagini della sua maglietta bucata e della ferita inflittagli dall’arma da fuoco.
A farla da padrone, tuttavia, è stato ancora una volta Twitter. Uno dei primi tweet sull’incidente è stato quello del reporter di KUSA Brandon Ritman, che ha scritto: “Qualcosa di brutto è accaduto in un cinema di Aurora vicino l’I-25 ed Almeda. Sto cercando di ottenere informazioni precise. Molte ambulanze e poliziotti”. Molte testimonianze sono giunte dai superstiti. “Sì, era il mio cinema. Sono uscito fuori, uno dei miei amici è ancora dentro. Nessuno sa cosa stia succedendo”, ha pubblicato @dingos8mytardis. “Stavamo guardando il film e l’allarme anti-incendio ha iniziato a suonare. Siamo usciti e c’erano 50 volanti della polizia e agenti armati. Un paio di persone colpite”, ha invece scritto @Abenezer. “Sono appena scappato dal nostro cinema di Aurora. C’è stata una sparatoria nella sala. Sono salvo”, “Un po’ scosso al momento, tutto ciò che ricordo sono i rumori ed il fumo nella sala”, è invece la testimonianza di @ZachEtake38. “Hanno lanciato un gas flash bang e c’era fumo ovunque. Poi hanno iniziato a sparare, tanto. Però era solo un ragazzo”, ha twittato @BDozier. “Non sono mai stata così spaventata come nel momento in cui eravamo tutti intrappolati nella sala, impotenti. Senza alcuna possibilità di fuggire”, sono state le parole di @9Rachel. “Louis è stato colpito alla spalla e al braccio, ha messo il braccio in alto per proteggersi la testa”, ha scritto @AWWillie.
La testimonianza più drammatica su Twitter è stata però probabilmente quella legata alla morte di Jessica Ghawi, blogger sportiva conosciuta anche come Jessica Redfield, sopravvissuta alla recente sparatoria avvenuta in un centro commerciale di Toronto. Poco prima della proiezione, Jessica scriveva: “Non avrei mai pensato di dover costringere una persona a vedere lo spettacolo di mezzanotte di ‘The dark knight rises’ con me” e quindi, poco dopo, l’ultimo messaggino: “Il film non inizia prima di 20 minuti”. Poi silenzio. Alcune ore più tardi il fratello della donna, con il nickname @JordanGhawi, ne annunciava la morte con le parole: “Sembra che mia sorella sia stata ferita mortalmente nella sparatoria di massa alla prima del film a Denver (Colorado)”. L’uomo ha poi confermato il decesso ai media, anche intervenendo al Today show.
La scena si era presentata talmente surreale, che inizialmente alcuni spettatori hanno creduto che si trattasse di una messa in scena. “Stavamo guardando una scena del film in cui c’era una sparatoria. E poi forti rumori dei colpi di pistola sono venuti dalla destra della sala. Il fumo ha ricoperto tutto il cinema, ed era molto spesso, nessuno riusciva a vedere nulla. Io e mia sorella siamo rimasti seduti e ci chiedevamo cosa stesse succedendo”, ha riferito un testimone oculare. “Quando siamo usciti dal cinema, c’era soltanto un grande caos. Abbiamo visto gente ferita. Poi questo giovane ragazzo che era inginocchiato e si contorceva. C’era una ragazza che sputava sangue, c’erano buchi di proiettili sui vestiti della gente”, ha aggiunto un altro sopravvissuto.
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